Pensioni, riforma è nella bozza del DEF. Eccovi il testo

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La riforma delle pensioni è bozza della finanziaria 2019, ne abbiamo preso visione e vi riportiamo quanto scritto. 

Presenza confermata

Era già stato anticipato dalla nostra redazione la presenza della riforma pensionistica Lega-M5S che mette in cantina un pezzo della Fornero. Già nel consiglio dei Ministri di qualche giorno fa, gli scettici erano rimasti delusi, dato che non si era fatto alcun riferimento ad un possibile cambio di rotta.

Ecco il testo relativo  ai fondi da stanziare

I soldi stanziati per la riforma saranno 6,7 miliardi nel 2019 e 7 nel 2020.  Fondi che serviranno, citiamo testualmente dalla bozza del DEF “al fine di dare attuazione a interventi in materia pensionistica finalizzati all’introduzione di ulteriori modalità di pensionamento anticipato e misure per incentivare l’assunzione di lavoratori giovani, è istituito presso il ministero del Lavoro e delle politiche sociali un fondo denominato ‘Fondo per la revisione del sistema pensionistico attraverso l’introduzione di ulteriori forme di pensionamento anticipato e misure per incentivare l’assunzione di lavoratori giovani’, con una dotazione pari a 6.700 milioni di euro per l’anno 2019 e di 7.000 milioni di euro annui a decorrere dal 2020”.

Quota 100

Secondo quanto riferito più volte da fonti governative, la riforma che si sta mettendo in piedi riguarda la possibilità di andare in pensione con 38 anni di contributi e 62 di età. La famosa quota 100, oltre alla possibilità di riaprire le finestre pensionistiche e bloccare l’aumento dell’età pensionabile a 67 anni bloccando l’adeguamento all’aspettativa di vita. Vedremo quanto di tutto ciò sarà confermato pienamente.

Riduzione assegno di circa il 21%

Molte le critiche al sistema quota 100 elaborato dal Governo. Secondo Boeri, presidente Inps in audizione in Commissione Lavoro alla Camera, accettare di andare in pensione a 62 anni risparmiando 5 anni di lavoro (dal prossimo anno l’età pensionabile salirà a 67 anni) comporterà una riduzione dell’assegno pensionistico di circa il 21%.

Affermazioni che cozzano con quanto, invece, dichiarato dal Governo che ha indicato in  percentuali del’1,5% il danno economico.

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