Pensioni, la crisi spinge verso il ritorno alla Legge Fornero (apprezzata da Bruxelles): ecco cosa può cambiare dal 2023

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Il prossimo governo dovrà affrontare, tra gli altri temi sul tavolo, anche quello delle pensioni. Si avvicina il ritorno alla legge Fornero in versione integrale con l’addio, fissato al 31 dicembre, alla quota 102, introdotta dal governo Draghi come soluzione ponte.

Non c’è stato il tempo per la riforma light del sistema pensionistico. A gennaio, dunque, in assenza di alternative, si tornerebbe alla legge Fornero che, come segnala il Sole 24 Ore, è molto apprezzata dalla Commissione UE.

La Lega spinge per Quota 41, ma costi alti

La Lega spinge per Quota 41, cioè la possibilità di uscire al 41esimo anno di versamenti a prescindere dall’età anagrafica. Forza Italia, invece, evoca una possibile quota 104. I costi delle operazioni, però, sui conti pubblici non sono indifferenti: Quota 41, ad esempio, costerebbe 4 miliardi e richiederebbe uno sforzo non indifferente in un contesto economico difficile.

La strada verso il ritorno alla legge Fornero è segnata. Il poco tempo a disposizione per il prossimo esecutivo non faciliterà una maxi-riforma del sistema. La situazione, dunque, si prospetta difficile e non è escluso che, alla fine, non si possa prorogare Quota 102

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