Pensioni, in media le donne prendono 400 euro in meno degli uomini. In calo le pensioni anticipate. I dati dell’INPS

Secondo l’Osservatorio Inps, nel 2024 sono state liquidate 830.452 nuove pensioni, un calo rispetto al 2023, quando erano 907.066. Tuttavia, l’importo medio mensile delle pensioni alla decorrenza è cresciuto, passando da 1.230,76 euro nel 2023 a 1.245,64 euro nel 2024.
Questo aumento è in parte legato al recupero dell’inflazione che ha un impatto diretto sul potere d’acquisto delle pensioni, rendendo necessarie politiche di adeguamento per preservare il valore reale degli assegni pensionistici. In Italia, tali adeguamenti sono regolati principalmente dalla perequazione automatica, un meccanismo che tiene conto dell’andamento dei prezzi al consumo e che viene attuato ogni anno in percentuali decrescenti in base all’importo della pensione (ad esempio, pensioni più alte ricevono un adeguamento parziale).
Tipologie di pensioni
Il numero delle pensioni varia a seconda della tipologia:
- Pensioni di invalidità previdenziale: in calo da 61.128 a 52.261 con un importo medio di 825,17 euro al mese;
- Pensioni ai superstiti: scese da 242.592 a 213.680, con un assegno medio di 903,74 euro;
- Assegni sociali: in aumento da 91.885 a 95.240, con un importo medio di 492,60 euro, rispetto ai 468,58 euro del 2023.
Pensioni anticipate e di vecchiaia
- Pensione anticipata: l’importo medio mensile alla decorrenza è salito a 2.117,40 euro nel 2024 rispetto ai 2.055,45 euro del 2023.
- Pensione di vecchiaia: l’importo medio è passato da 1.119,82 euro nel 2023 a 1.164,11 euro nel 2024.
Differenze di genere
Le pensioni liquidate alle donne presentano un importo medio inferiore rispetto a quelle degli uomini:
- Importo medio complessivo:
- Donne: 1.047,71 euro,
- Uomini: 1475,28 euro.
La differenza tra i generi è di oltre 400 euro al mese. Le donne in media percepiscono una pensione inferiore del 29% rispetto agli uomini.
- Pensioni anticipate:
- Donne: 1.886,83 euro;
- Uomini: 2.231,06 euro.
Anche per le pensioni anticipate emerge una differenze di genere, pari al 15,43% a favore degli uomini.