Pensioni, il governo pensa alla riforma dal 2022. Quota 100 rimane fino al 2021

Sul tema delle pensioni il governo accelera. Tavolo di confronto tra il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, e i sindacati, Cgil, Cisl e Uil.
Secondo quanto si apprende, allo studio, c’è una riforma delle pensioni da attuare con legge delega a partire dal 2022 una volta scaduta quota 100 che
arriverà al termine del triennio sperimentale a fine 2021.
L’incontro con le parti sociali ha permesso il riavvio del tavolo sulle pensioni dopo il lungo lockdown seguito all’epidemia da Covid 19.
Si è stabilito un crono-programma con due discorsi paralleli, da una parte si avrà l’orizzonte delle leggi di bilancio e degli interventi più urgenti, l’altro, invece, avrà come obiettivo una riforma generale del sistema.
Dal governo, secondo le ultime indiscrezioni raccolte, sarebbe anche arrivata la disponibilità a ragionare sul rafforzamento del contratto di solidarietà per traghettare dal lavoro alla pensione i lavoratori e al tempo stesso liberare fondi (e risorse) per nuove assunzioni.
Verso la proroga ed il rafforzamento dell’Ape sociale, che scade a fine 2020, e di Opzione Donna. Si anche verso l’adeguamento delle pensioni in essere con l’ampliamento della platea che potrà beneficiare della 14esima.