Pensioni, Damiano (PD): subito garanzia per i giovani da 750 a 1.000 euro al mese, e proseguire opzione Donna
Se abolire la legge Fornero non è possibile bisognerà trovare le modalità per correggerne le storture. Per il PD la strada era già stata avviata nella scorsa legislatura e adesso la si potrà portare a compimento.
Ci sono infatti almeno due miliardi, ricavati dalle risorse non spese delle otto salvaguardie di Opzione Donna.
La ricetta suggerita da Cesare Damiano a Martina è netta e precisa: nona e definitiva salvaguardia per gli esodati, prosecuzione di Opzione Donna, accesso alla pensione per chi ha 41 anni di contributi, pensione contributiva di garanzia per i giovani.
COS’E’ LA PENSIONE CONTRIBUTIVA PER I GIOVANI
Lo ha spiegato il Partito Democratico nel programma elettorale per le elezioni del 4 marzo 2018
“Uno strumento anche previdenziale che tuteli i lavoratori con carriere discontinue. Per questo proponiamo una pensione contributiva di garanzia, costituita da un livello di reddito pensionistico minimo di 750 euro mensili, garantito alle persone che sono interamente nel sistema contributivo al compimento dell’età di vecchiaia, grazie a un’integrazione a carico dello Stato . La pensione di garanzia è rivolta alle persone che non hanno i requisiti per ottenere, in base al calcolo contributivo, 750 euro mensili anche se hanno 20 anni di contributi. E cresce di 15 euro al mese per ogni anno di presenza sul mercato del lavoro successivo ai 20 anni di contributi, fino a raggiungere un massimo di 1.000 euro mensili ”
OPZIONE DONNA
Opzione donna non è stata confermata per il 2018, ma considerata la platea dei beneficiari, se ne ricomincia a parlare.
Finora è stata riservata sia alle lavoratrici nel pubblico impiego che nel settore privato: a queste viene permesso di andare in pensione al compimento dei 57 anni di età se maturati 35 anni di contributi. L’Opzione Donna inoltre è accessibile anche dalle lavoratrici autonome, ma in questo caso il requisito anagrafico è di 58 anni di età.