Pensione Ape sociale, 31 marzo scadenza domande per le maestre. Chi ha chiesto opzione donna può rinunciare

Prima finestra domande per Ape sociale aperta fino al 31 marzo. Alla pensione Ape possono accedere le maestre di scuola dell’infanzia e primaria. Nella circolare ministeriale del 30 gennaio 2023 vengono fornite indicazioni anche per coloro che, avendo presentato domanda per Opziona donna, vogliono fare richiesta per Ape sociale.
I commi 288 e 289 dell’art. 1 della Legge di Bilancio 2023, stabiliscono che le disposizioni di cui all’articolo 1, comma 179, alinea, della legge 11 dicembre2016, n. 232 e di cui all’articolo 1, comma 92, della legge 30 dicembre 2021 n. 234, si applicano anche per l’anno 2023. La misura Ape sociale è stata quindi prorogata al 31 dicembre 2023.
Tra i lavoratori usuranti che possono accedere all’Ape sono stati inseriti gli insegnanti di scuola dell’infanzia e della primaria ( “Professori di scuola primaria, pre– primaria e professioni assimilate” – codice Istat 2.6.4).
Chi ha presentato domanda per Opzione donna può rinunciare
Le lavoratrici che hanno presentato domanda di cessazione per opzione donna con esito positivo rispetto alla verifica del diritto a pensione, e che presentano anche la domanda di riconoscimento delle condizioni per l’accesso all’Ape sociale entro e non oltre il 31 marzo 2023 (cosiddetto 1° scrutinio 2023) potranno – dopo aver ricevuto la comunicazione dall’Inps dell’esito positivo dell’istruttoria a seguito dell’espletamento delle attività di monitoraggio della Conferenza di servizi per l’Ape sociale indetta da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – comunicare tempestivamente alla competente struttura territoriale dell’Inps la rinuncia alla domanda di pensionamento opzione donna eventualmente già presentata.