Pensioni, adeguamento slitta a dicembre: conguagli spesso superiori a 100 euro
Il Decreto Legge Anticipi (DL 145/2023), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, ha introdotto modifiche significative sul conguaglio delle pensioni 2023, posticipando l’anticipo previsto inizialmente con l’assegno di novembre al mese di dicembre.
Come segnala Il Sole 24 Ore, questa decisione, in vigore da oggi, è nata a seguito delle difficoltà riscontrate dall’INPS nel gestire l’operazione in tempi ristretti, un’esperienza già vissuta l’anno precedente. Questa situazione evidenzia la necessità di un’adeguata pianificazione per evitare ritardi e complicazioni procedurali, specialmente in un ambito delicato come quello previdenziale.
Il conguaglio ha lo scopo di adeguare gli assegni pensionistici al valore definitivo dell’inflazione registrata quest’anno. Tale operazione, generalmente eseguita a gennaio, verrà ora effettuata nel prossimo mese di dicembre. I dati mostrano un’inflazione iniziale del 7,3%, che è stata poi rettificata all’8,1%, rendendo necessario un aggiustamento di 0,8 punti percentuali.
Il sistema prevede vari livelli di adeguamento in base all’importo del trattamento pensionistico. Ad esempio, gli assegni con un importo fino a quattro volte il minimo vedranno un incremento dell’0,8%, mentre quelli che superano otto volte il minimo riceveranno un adeguamento del 37% di 0,8 (0,296%). Queste modifiche, a seguito dell’aumento significativo dell’inflazione registrato l’anno scorso, determinano conguagli di importo notevoli.