Pensioni, adeguamento dei requisiti pensionistici: Cgil annuncia modifica, ma Inps smentisce. Il sottosegretario Durigon: “Faremo di tutto per scongiurare questa ipotesi”

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È notizia di oggi la pubblicazione del nuovo simulatore Inps per il calcolo della pensione. Pubblicazione che è stata accompagnata dalla notizia di un aggiornamento dei software applicativi che conteneva un inasprimento dei requisiti per l’accesso alla pensione. A partire dal 2027, l’età pensionabile sarebbe stata elevata a 67 anni e 3 mesi o, in alternativa, 43 anni e 1 mese di contributi (42 anni e 1 mese per le donne).

Inps smentisce: “Nessun aggiornamento”

L’Inps smentisce l’applicazione di nuovi requisiti pensionistici”. In un breve comunicato si legge che “l’Istituto garantisce che le certificazioni saranno redatte in base alle tabelle attualmente pubblicate”. 

Durigon: “Scongiureremo l’aumento”

Il governo, però, smentisce quanto realizzato e lo fa tramite il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon: “L’aumento dei requisiti per andare in pensione fatto trapelare in maniera impropria e avventata dall’Inps non ci sarà. Nel momento in cui si registrasse un aumento effettivo dell’aspettativa di vita, come Lega faremo di tutto per scongiurare questa ipotesi, esattamente come facemmo con la norma che bloccò l’aumento per l’aspettativa di vita nella riforma Quota 100”.

Sindacati sul piede di guerra

La Cgil esprime “profonda preoccupazione” per la possibile modifica unilaterale dei requisiti pensionistici, avvenuta a pochi giorni dall’approvazione della legge di bilancio. Lara Ghiglione, della segreteria confederale, denuncia “l’ennesimo peggioramento del quadro previdenziale” da parte del governo. Ezio Cigna, responsabile delle politiche previdenziali del sindacato, sottolinea la “totale assenza di trasparenza istituzionale“, evidenziando come l’aggiornamento non sia mai stato comunicato ufficialmente né dall’Inps né dalla Ragioneria generale dello Stato. “Dalle verifiche effettuate – prosegue Cigna – risulta che l’Inps ha aggiornato i criteri di calcolo delle pensioni, introducendo un aumento dei requisiti di accesso“.

Adeguamento dei requisiti

L’adeguamento dei requisiti pensionistici in base alla speranza di vita è una procedura consolidata. L’ultimo aggiornamento risale a ottobre 2023, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto ministeriale del 18 luglio 2023. Il decreto ha definito i requisiti di accesso alla pensione a decorrere dal 2025. Per il biennio 2025-2026 non sono previsti aumenti dell’età pensionabile né dei contributi richiesti, grazie a una speranza di vita negativa per il terzo anno consecutivo.

Dopo cinque anni (2013-2019) di continui aumenti dell’età pensionabile (per un totale di 11 mesi), il periodo 2019-2026 si è caratterizzato per una stabilità a 67 anni per la pensione di vecchiaia. La situazione contrasta con le proiezioni formulate in passato, basate su un andamento della speranza di vita che non si è verificato, influenzato anche da eventi eccezionali come la pandemia da Covid-19. Dal 2021 al 2026, infatti, la speranza di vita è diminuita di quattro mesi.

Le misure previste in Legge di Bilancio

L’unica vera novità introdotta dalla manovra, seppur di impatto limitato per ora, riguarda la possibilità di cumulo tra previdenza obbligatoria e complementare. L’opzione, destinata a chi ha contribuito nel sistema contributivo (dal 1996), permette di raggiungere un assegno pensionistico pari a tre volte il minimo, anticipando l’uscita dal lavoro a 64 anni con 25 anni di contributi. Si tratta di un primo passo verso un sistema di cumulo più ampio, che apre nuove prospettive per il futuro del sistema previdenziale.

Il simulatore della pensione

Per calcolare il proprio scenario pensionastico, ecco “Pensami” (PENSione A MIsura), il simulatore che permette di esplorare la propria situazione. Accessibile senza registrazione direttamente dal sito web dell’Istituto, “Pensami” è stato rinnovato nell’ambito del PNRR, integrando le ultime novità normative in materia previdenziale. Il simulatore, mantenendo l’interfaccia e le funzionalità precedenti, consente di ottenere informazioni sulle pensioni accessibili inserendo i propri dati anagrafici e contributivi. Pur non fornendo l’importo esatto delle prestazioni, “Pensami” offre una panoramica completa sulle diverse opzioni pensionistiche, sia per le singole gestioni previdenziali che per la contribuzione cumulativa.

Nuove funzionalità: statistiche e accesso da mobile

Tra le novità introdotte, spicca la funzione “Consulta statistiche”. Questo strumento permette di accedere a dati aggregati sull’utilizzo del simulatore, offrendo un quadro sulla composizione e le caratteristiche degli utenti che si informano sulle principali forme di previdenza pubblica. L’aggiornamento normativo è stato esteso anche all’app mobile “INPS Mobile”, disponibile per dispositivi Android e iOS.

Per utilizzare il simulatore “Pensami” dal sito web dell’INPS, basta seguire il percorso: “Pensione e Previdenza” > “Esplora Pensione e Previdenza” > “Strumenti” > “Vedi tutti” > “Pensami – Simulatore scenari pensionistici“. Tramite l’app “INPS Mobile”, invece, è sufficiente selezionare il tab “Servizi” dalla homepage e, successivamente, il servizio “Pensami“, senza bisogno di autenticazione.

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