Pensioni a 70 anni nel 2051? L’Istat lancia l’allarme: “La causa principale è il calo demografico”

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Il presidente dell’Istat, Francesco Maria Chelli, ha firmato una relazione sul Piano strutturale di bilancio che dipinge un futuro preoccupante per il sistema pensionistico italiano.

Secondo le proiezioni dell’Istituto, nel 2051 l’età pensionabile raggiungerà i 69 anni e 6 mesi. Lo scenario, definito “a legislazione vigente”, è la diretta conseguenza dell’inverno demografico che sta colpendo il Paese.

L’Istat prevede una diminuzione della popolazione italiana, che passerebbe dagli attuali 59 milioni a 58,1 milioni nel 2031, fino a toccare i 54,8 milioni nel 2050. Anche nello scenario più ottimistico, il calo demografico sarebbe di 250mila residenti entro il 2031, mentre in quello meno favorevole la diminuzione supererebbe gli 850mila residenti, arrivando a 6,3 milioni entro il 2050.

“In che misura tali trasformazioni accadranno dipende dall’incertezza del futuro comportamento demografico”, precisa l’Istat. Tuttavia, anche con tassi di natalità e mortalità favorevoli, le nascite non riusciranno a compensare i decessi. Nemmeno i flussi migratori previsti, soggetti a molteplici fattori di incertezza, sarebbero sufficienti a invertire la tendenza.

Questo squilibrio demografico, con un numero sempre maggiore di anziani e un numero sempre minore di giovani, avrà un impatto significativo sul sistema previdenziale. Nel 2031, secondo lo scenario mediano, le persone con più di 65 anni potrebbero rappresentare il 27,7% della popolazione totale. Ciò comporterà un aumento della spesa previdenziale, mettendo a dura prova le casse dell’Inps.

L’aumento della speranza di vita aggrava ulteriormente il quadro. L’Istat prevede un progressivo innalzamento dell’età pensionabile, che passerebbe dagli attuali 67 anni a 67 anni e 3 mesi nel 2027, a 67 anni e 6 mesi nel 2029, a 67 anni e 9 mesi nel 2031, fino a raggiungere i 69 anni e 6 mesi nel 2051. “Sul versante previdenziale – sentenzia l’Istat – le ipotesi sulle prospettive della speranza di vita a 65 anni contemplate nello scenario mediano presagiscono una crescita importante, a legislazione vigente, dell’età al pensionamento”.

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