Pensione senza i 20 anni di contributi versati, quali strade si possono percorrere?
Con soli 17 anni di contributi la pensione di vecchiaia non sempre spetta. Ma possono esserci delle vie per arrivare ad averla.
Quando non si raggiungono i requisiti per la pensione di vecchiaia le strade da percorrere sono due: o si pagano i contributi mancanti o si tenta di prendere l’assegno sociale, ma in questo secondo caso si deve essere privi di redditi. Rispondiamo al quesito di una nostra lettrice che ci scrive:
Chiarimenti per i miei versamenti. Volevo chiedere dal 1978 al 1994 ho lavorato e ho solo 17 anni di contributi Inps. Mi ha chiesto 21 milA euro per i versamenti volontari io percepisco 520 di pensione di reversibilità però c e’ una cosa importante: ho lavorato con mio marito e lui mi ha registrata come coadiuvante l ‘Inps non mi vuole riconoscere i versamenti in quanto mio marito era debitore nei loro confronti. Io quando è deceduto mio marito e venendo a conoscenza questa mancanza mi chiedo se io avessi lavorato con una persona non parente che era pieno di debiti e fosse deceduto avrebbero lo stesso tolto i miei diritti?. Faccio presente che ho fatto all epoca la rinuncia alla eredità e ho il 67 di invalidità. X cortesia mi date una risposta grazie
Contributi volontari e non da riscatto
Iniziamo dalla fine: anche se a omettere i contributi fosse stato un datore di lavoro che non era suo parente dopo così tanti anni gli stessi sarebbero stati in ogni caso prescritti e avrebbe dovuto pagare per vederseli riconoscere. Non c’entra nulla che a omettere i versamenti sia stato suo marito, il fatto è che non sono stati versati.
Ora, se vuole recuperare quegli specifici contributi e posizionarli in quegli anni la cifra che deve pagare è quella che le ha chiesto l’INPS e non ci sono alternative. Ma se vuole un’altra strada c’è che ritarderebbe la sua pensione di qualche anno ma che le costerebbe decisamente meno.
Essendo titolare di una pensione di reversibilità, infatti, l’assegno sociale non le sarà riconosciuto. Ma può chiedere all’INPS l’autorizzazione per proseguire i versamenti volontariamente per i 3 anni che le mancano a raggiungere i 20 anni. In questo caso spenderebbe molto meno dei 21mila euro che le ha richiesto l’INPS. Avrebbe un prospetto prima di iniziare i versamenti e dovrebbe versarli ogni trimestre per i prossimi 3 anni. Al termine dei versamenti volontari, che si collocherebbero nel presente e, quindi, nel sistema contributivo, potrebbe richiedere la pensione di vecchiaia. E questo è l’unico altro modo che ha per garantirsi il pensionamento.
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