Pensione quota 41 e Naspi: l’indennità di disoccupazione va fruita tutta o basta raggiungere i 41 anni di contributi?
La Naspi non può essere interrotta per accedere alla quota 41 come disoccupato.
Per i lavoratori precoci esiste la possibilità di accedere alla pensione anticipata con un ulteriore anticipo. La quota 41, infatti, richiede soltanto 41 anni di contributi ma è necessario appartenere ad uno dei profili tutelati che sono: caregiver, disoccupato, invalido, usurante o gravoso. Ad ognuno di questi profili, poi, è richiesto di soddisfare anche requisiti specifici.
Rispondiamo ad un nostro lettore che ci chiede:
Buongiorno mi chiamo F., ho 58 anni, sono un lavoratore precoce
Sono stato licenziato il 31.12.2021, sono in disoccupazione ed entrato in naspi da gennaio 2022. Alla data del
Licenziamento avevo 39 anni e 9 mesi di contributi versati
Per arrivare a 41 anni di versamenti e poter usufruire della pensione precoci, potrei usufruire di soli tredici mese di Contributi figurativi dati dalla Naspi.
Sono cortesemente a richiedere un vostro aiuto per sapere se arrivato a 41 anni di versamenti, entrerò in pensione (ovviamente dopo i 3 mesi di finestra) o dovrò comunque usufruire di tutti i 24 mesi di Naspi e attendere ulteriori 3 mesi ? Ringrazio infinitamente.
Naspi e lavoro precoce
La quota 41 è un pensionamento anticipato riconosciuto solo e soltanto ai lavoratori precoci, ovvero coloro che hanno versato almeno 12 mesi di contributi prima del compimento dei 19 anni.
Per quel che riguarda i disoccupati, oltre ai 41 anni di contributi, l’INPS specifica che serva “stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell’ambito della procedura di cui all’articolo 7, legge 15 luglio 1966, n. 604 e conclusione integrale della prestazione per la disoccupazione da almeno tre mesi;”.
Di fatto, quindi, non può interrompere la fruizione dell’indennità di disoccupazione al raggiungimento dei 41 anni di contributi ma deve attendere che sia trascorso tutto il periodo per il quale la Naspi le è stata riconosciuta (come da lei precisato 24 mesi). Una volta conclusa la fruizione dell’indennità, poi, dovrà attendere anche il periodo di vacanza di 3 mesi richiesto dalla normativa.
La Naspi, invece, può essere interrotta se serve solo al raggiungimento dei 41 anni di contributi nel caso il lavoratore voglia accedere non come disoccupato ma come caregiver, invalido, usurante o gravoso. In questi casi, infatti, non è necessario attendere la fine dell’erogazione della prestazione.
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