Pensione quota 102: requisiti con meno figurativi e sconti per mamme, caregiver e precoci

Una delle ipotesi di rimpiazzo della quota 100 potrebbe essere la quota 102, con un limite più rigido all’utilizzo di contributi figurativi e con un occhio di riguardo per donne, caregiver e precoci.
La quota 100, e questa è l’unica certezza, andrà in scadenza il prossimo 31 dicembre ed insieme a questa misura, a meno che non vengano prorogate di nuovo, dovremo dire addio anche all’Ape sociale e all’opzione donna. Per evitare il tanto temuto scalone di 5 anni che il ritorno alla legge Fornero provocherebbe, è necessario che entro fine anno sia varato un nuovo sistema di pensionamento flessibile ma sulla riforma pensioni, attualmente, il governo prende tempo.
Anche se sul tavole le proposte ci sono, e sono anche molte, il governo ha fatto capire che le priorità al momento sono altre e che, quindi, la riforma previdenziale subirà uno slittamento. Questo provoca molta instabilità sia nei lavoratori che nei datori di lavoro: a 8 mesi circa dalla fine dell’anno, infatti gli uni non possono programmare eventuali pensionamenti a partire dal 2022 ed i secondi non sanno se avranno bisogno di nuove assunzioni per tamponare le uscite per pensionamenti.
La pensione quota 102
E’ necessario, quindi, introdurre flessibilità in uscita che permetta di lasciare il lavoro prima del compimento dei 67 anni.
Una delle ipotesi avanzate e che sembra essere quella più gettonata al momento è certamente la quota 102, una sorta di quota 100 rivista e corretta che a fronte di 38 anni di contributi versati richieda, però, 64 anni di età. Uno slittamento anagrafico di 2 anni che permetterebbe, in ogni caso, di ridurre lo scalone da 5 a 3 anni.
Fatte salve le misure che dovrebbero permettere un pensionamento agevolato ai lavoratori fragili, la quota 102 dovrebbe, però, presentare dei paletti che con la quota 100 erano meno rigidi: per la misura, infatti, potrebbe essere previsto un massimo di 2 anni di contributi figurativi utilizzabili (esclusi dal conteggio dei contributi figurativi quelli derivanti da maternità, servizio militare e riscatti volontari).
Ma la riforma in questione potrebbe prevedere anche delle agevolazione e non solo paletti. Per le donne, infatti, dovrebbe essere previsto uno sconto di 8 mesi per ogni figlio avuto fino ad un massimo di 24 mesi.
Sconti anche per i caregiver: 1 anno in meno sui requisiti per chi assiste da almeno 5 anni un familiare con handicap grave. Ed agevolazioni anche per i lavoratori precoci che vedrebbero maggiorare del 25% gli anni di lavoro prestati tra i 17 ed i 19 anni.
Insomma, una riforma pensioni che se realmente effettuata in questo modo potrebbe tenere conto delle esigenze di tutti i lavoratori con un occhio di riguardo alle categorie più bisognose di tutele.
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