Pensione quota 100, Udir: emendamento per tetto 1,5% tasso finanziamento liquidazione

Comunicato UDIR – Dichiarato ammissibile un emendamento di Udir al ddl A.S. 1018, con disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni (Quota 100).
La richiesta di modifica all’articolo 23 del provvedimento punta a ridefinire l’importo di finanziamento per la liquidazione. L’emendamento richiesto dal giovane sindacato dei dirigenti scolastici, il 23.12, è stato formalmente presentato dai senatori Antonio Iannone (Fratelli d’Italia) e Stefano Bertacco (Fratelli d’Italia); con esso si punta a una modifica che tutela i lavoratori, fissando un tetto massimo (dell’1,5%) all’aliquota da definire nell’accordo quadro; nello specifico l’emendamento recita così: «all’articolo 23, al comma 2, dopo le parole “comma 5” aggiungere le seguenti: e comunque non superiore all’1,5%».
Il 4 febbraio Udir era intervenuta per presentare altri emendamenti al decreto – la maggior parte ritenuti non ammissibili – in XI Commissione del Senato.
Il presidente nazionale di Udir, Marcello Pacifico, si augura “che l’emendamento che abbiamo richiesto sia approvato, perché va nella direzione di un miglioramento del testo. Molto altro c’è da fare, consideriamo questo un punto di partenza. Sarebbe giusto tornare a regime alla pre Fornero, o comunque consentire di andare in pensione a 63 anni col massimo dei contributi, ferma restando, su richiesta, la possibilità di permanere in servizio, come accade per i magistrati”.