Pensione prima per i docenti con l’Ape sociale, attenzione ai contributi necessari

Pensione Ape sociale insegnanti: per chi non ha presentato domanda di riconoscimento del beneficio entro il 31 marzo le possibilità sono quasi nulle.
L’Ape sociale permette il pensionamento anche nel 2022 a chi riesce a raggiungere i requisiti richiesti entro il 31 dicembre 2022. L’attuale proroga, infatti, è in vigore soltanto per un anno e non ci è dato sapere se sarà nuovamente prolungata dalla prossima legge di Bilancio. Ma cosa accade per i dipendenti del comparto scuola che dovrebbero accedere il 1 settembre 2022? Rispondiamo ad una nostra lettrice.
Buongiorno sono un insegnante scuola dell’ infanzia nel Comune di Fiumicino volevo sapere se con la mia situazione posso fare domanda pensionistica e soprattutto sapere che retribuzione andrei a prendere.Ho 64 anni e 35 e mezzo anni di contributi .Se non possibile magari sapere quali condizioni avere considerando il mio lavoro come usurante .Grazie anticipatamente spero di avere risposta
Pensione con Ape sociale docenti
Per chi deve accedere alla pensione con Ape sociale il 1 settembre 2022 è ancora possibile presentare domanda di cessazione dal servizio. In questo caso, infatti, è necessario inviare prima all’INPS domanda di riconoscimento del beneficio prima di sapere se si potrà accedere o meno alla pensione. E solo dopo il riconoscimento è possibile presentare la domanda di pensione vera e propria. E proprio per questo motivo la presentazione della domanda di cessazione dovrà essere cartacea ed entro il 31 agosto 2022 al dirigente scolastico.
Veniamo al suo caso. Avendo compiuto già i 63 anni ha diritto ad accedere all’APE sociale visto che gli insegnanti della scuola dell’infanzia sono riconosciuti come lavoratori gravosi. Ma è necessario essere in possesso di almeno 36 anni di contributi versati. E’ necessario centrare il requisito contributivo entro il 31 dicembre 2022 e, pertanto se lo raggiunge in via prospettica entro la fine dell’anno potrebbe avere diritto al pensionamento in questione. Il problema principale è la domanda di riconoscimento del beneficio: la prima tranche di domande si concludeva il 31 marzo e lei non credo la abbia presentata. Con la tranche successiva, purtroppo, difficilmente riuscirà a ricevere il riconoscimento del beneficio entro il 1 settembre. In questa tipologia di pensione, purtroppo, il tempismo è tutto.
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