Pensione Opzione donna 2019: domanda, finestre e penalizzazione

Pensione Opzione donna dal 2019, è possibile fare domanda se i requisiti si maturano a dicembre 2019? Quale alternativa all’Opzione donna?

Sono un’insegnante, ho compiuto 59 anni a novembre 2018 e ho maturato 39 anni e 6 mesi (inclusi anni riscatto di laurea che sto pagando) a dicembre 2018.

1. Se facessi domanda entro il 28 febbraio per opzione donna quando andrei in pensione? Già a settembre 2019?
2. Se non aderisco a Opzione Donna per non incorrere nella penalizzazione quali altri possibilità ho?
3. Quando si prevede che potrò andare in pensione e con quale opzione?

Grazie per le risposte

Pensione Opzione donna dal 2019

Rispondiamo alle tre domande della nostra lettrice:

1. L’Opzione donna prevede per le lavoratrici dipendenti una finestra di 12 mesi, che comporta lo slittamento nella percezione dell’assegno pensionistico. Quindi, anche se a febbraio presenta la domanda di prepensionamento entro il 28 febbraio 2019 per il personale del comparto scuola, con l’uscita dal lavoro il 1° settembre 2019, l’assegno lo percepirà alla maturazione della finestra di 12 mesi.

2 – 3. L’opzione donna è l’unica misura che permette per alle lavoratrici di anticipare la pensione all’età di 58 anni per le dipendenti 59 anni per le autonome. Ricordiamo che è penalizzante in quando l’assegno è calcolato con il sistema contributivo, inoltre, non sono considerati nel requisito contributivo quelli per malattia e disoccupazione NASPI. Un’altra alternativa è la RITA – Rendita Integrativa Temporanea Anticipata, ma non è per tutti, bisogna aver versato almeno 5 anni in un fondo pensione, per tutte le informazioni consigliamo di leggere: Pensione RITA: anticipo di 5 o 10 anni dall’età pensionistica, convenienza