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Pensione minima e pensione di vecchiaia, che differenza c’è?

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Assegno sociale, pensione minima o pensione di vecchiaia: vediamo le differenze tra le tre misure.

In campo previdenziale c’è molta confusione. Questo perchè la normativa che regola i pensionamenti in Italia è vasta e articolata e prevede diverse misure tutte con requisiti di accesso diversi. Ma sicuramente i dubbi maggiori vengono dalla pensione minima che non tutti sanno cosa sia. Facciamo chiarezza rispondendo alla domanda di una nostra lettrice che chiede:

Ho 74 anni. Avendo raggiunto 15 anni di lavoro prima del 1992 e superati questi anni meno di 18 anni.Vorrei sapere perché percepisco il minimo di pensione  e non
 quello di  vecchiaia.

Pensione con 15 anni di contributi

A 67 anni spetta o la pensione di vecchiaia o l’assegno sociale. Nel suo caso non capisco bene se percepisca assegno sociale o pensione minima di vecchiaia. Ad ogni modo le vado a spiegare il perchè in entrambi i casi.

La pensione minima, o integrazione al trattamento minimo, viene riconosciuta nel caso che il lavoratore, con contributi versati anche prima del 1996, non raggiunga con la sua contribuzione un importo minimo di pensione. Se la pensione che spetta, quindi, è di importo inferiore a 525 euro al mese, l’importo viene integrato, appunto a questa somma. Si tratta, in ogni caso, sempre di pensione di vecchiaia, ma integrata al trattamento minimo. Se percepisce, quindi, circa 525 euro al mese di pensione sta prendendo la pensione di vecchiaia integrata al trattamento minimo (pensione minima). E questo perchè i suoi contributi non hanno dato come importo una cifra più alta.

Se, invece, percepisce un assegno mensile di circa 468 euro mensili quello che le viene erogato è l’assegno sociale.Si tratta di una misura che viene erogata al pensionato quando non raggiunge il diritto alla pensione di vecchiaia per mancanza di contributi. In questo caso è probabile che lei abbia versato anche dei contributi dopo il 1992 e questo non la fa rientrare nella prima deroga della Legge Amato che le consentirebbe di avere diritto alla pensione di vecchiaia con soli 15 anni di contributi.

Se ha dei contributi versati dopo il 1992 ma non raggiunge i 20 anni minimi la pensione di vecchiaia non le spetta perchè richiede almeno 20 anni di contributi. Per questo motivo le potrebbe essere stato liquidato l’assegno sociale e non la pensione di vecchiaia. Per maggiore approfondimento le consiglio di rivolgersi ad un patronato che potrà esaminare a fondo la sua contribuzione.

 

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