Pensione minima: a chi spetta e quando si può richiedere

La pensione minima non spetta prima dei 67 anni ma non viene, comunque, riconosciuta a tutti.
Molta confusione ruota attorno alla cosiddetta “pensione minima”. Molti lettori ci scrivono per chiedere se possono accedervi avendo versato pochi contributi, oppure come scorciatoia della pensione quando non hanno ancora raggiunto i 67 anni di età. Ma la pensione minima non è una misura che spetta a tutti, si tratta, invece, di una integrazione che spetta a chi percepisce una pensione troppo bassa.
Rispondiamo ad una nostra lettrice che ci chiede:
Buongiorno volevo chiedere per la pensione minima quanti contributi servono e a che età si può andare in pensione premetto che ho pochi anni contributi. Grazie
Pensione minima
Per avere diritto alla pensione servono 67 anni di età ed almeno 20 anni di contributi. E non c’è un modo per chiedere la pensione prima se non si hanno almeno questi requisiti. La pensione minima è l’integrazione al trattamento minimo che viene riconosciuta dallo Stato a tutti coloro che hanno una pensione di importo basso che viene elevato, quindi, a 515 euro mensili e per averla, quindi, si deve prima accedere alla pensione di vecchiaia. Di fatto per avere diritto alla pensione minima occorrono almeno 20 anni di contributi.
Chi percepisce una pensione di importo inferiore ai 515 euro e rientra nei requisiti reddituali previsti dalla normativa, si vedrà elevare l’importo mensile percepito a 515 euro. Attenzione, però: l’integrazione al trattamento minimo non spetta per le pensioni liquidate interamente con il sistema contributivo e, quindi, di coloro che hanno iniziato a versare i propri contributi a partire dal 1996, coloro che hanno chiesto la pensione in totalizzazione o che hanno scelto il computo in Gestione Separata o l’opzione contributiva per la liquidazione della pensione. Ma non spetta neanche a chi ha redditi personali e coniugali elevati.
L’integrazione viene riconosciuta sulla pensione bassa qualora si rispetti i limiti di reddito:
- In misura piena al pensionato solo che ha redditi fino a 6702,54 euro e a quello coniugato con redditi propri entro i 6702,54 euro e con redditi coniugali (propri sommati a quelli del coniuge) entro i 20107,62 euro
- In misura parziale con reddito personale fino a 13405,08 euro per il pensionato solo, per quello coniugato con reddito personale entro i 13405,08 euro e reddito coniugale (proprio sommato a quello del coniuge) non superiore ai 26810,16 euro.
Per chi ha pochi contributi e non raggiunge i 20 anni minimi richiesti per l’accesso alla misura di vecchiaia, se tutti i contributi sono stati accreditati nel sistema contributivo (versamenti solo a partire dal 1996 o computo in Gestione Separata) è possibile richiedere la pensione di vecchiaia contributiva al compimento dei 71 anni ma in questo caso l’integrazione al minimo, essendo una pensione contributiva, non spetta.
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