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Pensione dopo fine contratto a termine: non con la quota 41

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Con la quota 41 non è possibile accedere alla pensione se la disoccupazione deriva dalla scadenza di un contratto a tempo determinato.

Buongiorno 
Sono un lavoratore precoce e a luglio 2020 raggiungerò 41 anni di lavoro
Ho 56 anni e sto lavorando a contratto a termine con fine dopo il raggiungimento della quota 41
Nel caso non mi venga rinnovato il contratto e finisca la disoccupazione posso accedere alla pensione?
Non sarei licenziato ma disoccupato

La quota 41, misura riservata ai lavoratori precoci, prevede dei requisiti da rispettare, oltre a quelli contributivi, per ogni categoria tutelata di lavoratori ammessi alla misura.

Per accedere come disoccupato alla quota 41 è necessario che la cessazione del rapporto di lavoro sia a seguito di licenziamento, anche collettivo, e che il richiedente abbia finito di fruire, da almeno 3 mesi, dell’intera Naspi spettante.

Per i lavoratori, quindi, disoccupati a causa di scadenza contratto a termine non è possibile l’accesso alla pensione con la quota 41. Discorso diverso, invece se , pur essendo titolare di un contratto a tempo determinato, venga licenziato prima della sua scadenza. In quel caso, fruita l’intera Naspi spettante e trascorsi 3 mesi potrebbe accedere al pensionamento.

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