Pensione di vecchiaia: con 20 anni di contributi non sempre spetta a 67 anni

Non sempre i 20 anni di contributi bastano per garantire l’accesso alla pensione di vecchiaia. Scopriamo perchè rispondendo alla domanda di un nostro lettore:
Ho quasi 45 anni ( aprile 1976) dal 1 settembre 2001 lavoro in una società e secondo i calcoli a settembre raggiungerò i 20 anni di contributi. Probabilmente x motivi personali dovrò lasciare il mio lavoro e vorrei sapere se quando raggiungerò l’età di 65 o 67 anni potrò percepire la pensione di vecchiaia o se i contributi versati andranno persi. Grazie
Pensione di vecchiaia con 20 anni di contributi
Generalmente 20 anni di contributi bastano per accedere alla pensione di vecchiaia. Ma per chi ha iniziato a versare i propri contributi a partire dal 1996 potrebbero non essere sufficienti per accedere alla quiescenza al compimento dei 67 e potrebbe essere necessario attendere di compierne 71.
Fermo restando che i contributi non vanno persi, nel suo caso, visto che ha iniziato a versare solo nel 2001, è necessario soddisfare (in base all’attuale normativa, visto che al suo pensionamento mancano teoricamente ancora 22 anni) 3 requisiti che si applicano alla pensione di vecchiaia a 67 calcolata con il sistema contributivo che sono:
- almeno 67 anni di età
- almeno 20 anni di contributi
- che l’importo dell’assegno spettante sia pari o superiore a 1,5 volte l’assegno sociale INPS (che nel 2021 ha un importo di circa 460 euro).
Se non soddisfa il requisito dell’importo per accedere alla pensione di vecchiaia (a cui accederà in ogni caso, anche se smette di lavorare a 45 anni) dovrà aspettare di compiere i 71 anni.
Se avesse iniziato a versare i contributi, ad esempio, nel 1995 le avrei detto senza ombra di dubbio che i 67 anni e 20 anni di contributi sarebbero stati sufficienti, ricadendo nel sistema contributivo puro, purtroppo non è così.
Non è detto, poi, che anche se decidesse di smettere di lavorare oggi un domani non potrebbe riprendere altra attività o che avvicinandosi all’età del pensionamento non possa versare contributi volontari per aumentare l’importo della pensione che le spetterà. In ogni caso le consiglierei di simulare la pensione derivante dai contributi versati fino ad oggi prima di prendere qualsiasi decisione. Anche perchè da oggi al momento del suo pensionamento potrebbero intervenire innumerevoli modifiche al sistema previdenziali che, adesso, non possiamo certamente prevedere.
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