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Pensione di inabilità nel pubblico impiego, quali requisiti?

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Pensione di inabilità: ve ne sono di 3 tipologie che richiedono requisiti differenti e anche accertamenti sanitari diversi.

Buongiorno. Io sono una coll. scol. nata il 03/04/1958 in possesso d’invalidita del 100% per grave patologia. Ho bisogno di essere informata di come mi devo comportare per richiedere la pensione anticipata per inabilità e quali requisiti contributivi occorrono oltre la visita collegiale.
Ringrazio anticipatamente e Vi porgo cordiali saluti

Nel pubblico impiego sono riconosciuti più trattamento di inabilita che si differenziano tra loro per i requisiti di acceso, le modalità di calcolo e gli organismi che devono effettuare gli accertamenti sanitari.

I dipendenti pubblici, a differenza di quelli privati che possono richiedere l’assegno ordinario di invalidità, possono chiedere la pensione di inabilità solo al termine del periodo di aspettativa per infermità e solo a patto che l’invalidità posseduta non consenta la prosecuzione del rapporto di lavoro.

Le tre tipologie di pensione di inabilità sono:

  • Inabilità assoluta e permanente alla mansione
  • Inabilità assoluta e permanente a proficuo lavoro
  • Inabilità assoluta e permanente a qualsiasi attività lavorativa

Andiamo ad esaminare le tre misure per capire quali sono i requisiti richiesti per l’accesso.

Inabilità assoluta e permanente alla mansione

Qualora il dipendente perda i requisiti fisici o psichici per l’espletamento della mansione cui è incaricato e solo nel caso non possa essere collocato ad espletare dall’amministrazione mansioni equivalenti, è possibile l’accesso a questa pensione di inabilità in presenza dei seguenti requisiti:

  • certificazione dell’inidoneità permanente alla svolgimento della propria mansione
  • almeno 15 anni di servizio per i dipendenti dello Stato, almeno 15 anni di servizio, di cui almeno 12 effettivi, per i dipendenti di comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, almeno 20 anni di servizio per i dipendenti del comparto Sanità e per i dipendenti degli Enti locali
  •  cessazione del rapporto di lavoro per dispensa dal servizio per inabilità.

Si tratta, quindi, di una invalidità parziale accertata dalla ASL che permette, anche, la rioccupazione una volta ottenuta la pensione.

Inabilità assoluta e permanente a proficuo lavoro

In questo caso il dipendente pubblico deve risultare inabile a svolgere attività lavorativa continua. I requisiti da possedere per aver diritto al trattamento sono:

  • certificazione dell’inidoneità permanente alla svolgimento dell’attività lavorativa
  • almeno 15 anni di servizio per i dipendenti dello Stato, degli Enti Locali e della Sanità ed almeno 15 anni di servizio, di cui almeno 12 effettivi, per i dipendenti di comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico
  • cessazione del rapporto di lavoro per dispensa dal servizio inabilità permanente a proficuo lavoro

Si tratta, quindi, di una invalidità parziale accertata dalla ASL che permette, anche, la rioccupazione una volta ottenuta la pensione.

Inabilità assoluta e permanente a qualsiasi attività lavorativa

Quest’ultimo trattamento prevede la presenza di una invalidità più grave rispetto agli altri due appena descritti e richiede almeno 5 anni di contributi versati di cui almeno 3 nel quinquennio precedente la presentazione della domanda.

L’accertamento sanitario, in questo caso, è disposta presso le commissioni mediche degli ospedali militari di verifica.

Questo tipo di invalidità è totale e non prevede la possibilità di ricollocazione lavorativa dopo il pensionamento.

In conclusione

Per rispondere alla sua domanda, quindi, i requisiti di accesso dipendono dal tipo di pensione di inabilità cui deve accedere.

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