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Pensione con 41 anni di contributi: attenzione al lavoro a tempo determinato

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Non tutti i disoccupati hanno diritto ad accedere alla quota 41, anche se rientrano nella categoria del lavoratori precoci. Scopriamo perchè.

La pensione anticipata per lavoratori precoci richiede, in deroga a quanto previsto dalla pensione anticipata ordinaria, solo 41 anni di contributi per l’accesso. Ma la normativa prevede anche che non basti rientrare nella categoria dei precoci per potervi accedere.

La misura, infatti, è limitata a precisi profili di tutela che, a loro volta, prevedono di soddisfare determinati requisiti. Rispondiamo ad un nostro lettore che ci scrive:

Sono stato licenziato nel lontano giugno 2013 poi fatto lavori a tempo determinato. L’ultimo lavoro è stato a giugno 2019. Attualmente sono disoccupato, ho 41 anni giusti di contributi e un anno di contributo prima dei diciotto anni. Chiedo se posso entrare nella categoria dei precoci. Mia data di nascita è 25/11/1960. Ringrazio per una vostra risposta, porgo cordiali saluti e buon lavoro. Grazie

Pensione 41 anni di contributi disoccupato

Per i lavoratori disoccupati accedere alla quota 41 precoci richiede di essere in stato di disoccupazione a seguito di licenziamento anche collettivo e di avere terminato di fruire dell’intera Naspi spettante.

Il grosso limite che impone la misura, però, è che non comprende i disoccupati a seguito di scadenza contratto a termine. I lavoratori con contratto a termine possono accedere alla pensione con 41 anni di contributi solo nel caso che il rapporto di lavoro si concluda, prima della scadenza del contratto, per licenziamento. E a far fede è sempre l’ultimo rapporto di lavoro.

Se, quindi, il suo ultimo rapporto di lavoro a termine si è concluso a seguito di licenziamento può accedere al pensionamento con la quota 41, in caso contrario l’accesso le è precluso e dovrà per forza di cose scegliere una delle seguenti via per potersi pensionare:

  • attendere il compimento dei 67 anni per la pensione di vecchiaia
  • attendere di maturare almeno 42 anni e 10 mesi di contributi per poter accedere alla pensione anticipata ordinaria (in questo caso può raggiungere il requisito anche versando contributi volontari)
  • trovare una nuova occupazione e se quest’ultima di conclude con un licenziamento, fruire dell’intera Naspi spettante prima di presentare domanda di pensione con quota 41.

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