Pensione anticipata: per il settore privato ci sono più misure rispetto al pubblico impiego?
Non esistono forme di previdenza in più per i lavoratori del settore privato rispetto a quelli del pubblico impiego.
Molti lavoratori non hanno ben chiaro il funzionamento delle misure previdenziali e sovente capita che mal interpretino la normativa vigente. Come nel caso della nostra lettrice alla quale ci accingiamo a rispondere:
Buongiorno, cerco di seguire le novità sulle pensioni.
Ma non trovo se il fatto di avere figli può agevolare in qualche modo le donne, riducendo l’ età o i contributi totali.
Tra l’altro non capisco perché nel privato ci sono più forme di pensionamento anticipato che sono precluse ai dipendenti pubblici.
Bonus mamma pensione
Per le mamme che lavorano solo poche misure previdenziali prevedono uno sconto sui requisiti di accesso alla pensione e nello specifico:
- l’Ape sociale prevede, con la cosiddetta Ape rosa, uno sconto di 1 anno per ogni figlio avuto sul requisito contributivo (fino ad un massimo di 2 anni); questo significa che la lavoratrice potrà accedere all’Ape come disoccupata, caregiver o invalida con 28 anni di contributi se ha avuto 2 figli o più (29 anni di contributi se ha avuto un solo figlio) e come gravosa con 34 anni di contributi se ha avuto due o più figli (35 anni di contributi se ne ha avuto solo uno);
- alla pensione di vecchiaia con un’età ridotta ma solo se tutti i suoi contributi ricadono interamente nel sistema contributivo (versati tutti a partire dal 1996 o pensione calcolata in computo nella gestione separata INPS); in questo caso lo sconto è di 4 mesi per ogni figlio avuto fino ad un massimo di 12 mesi. Questo significa che potrà accedere alla pensione di vecchiaia a 66 anni e 7 mesi con un figlio, 66 anni e 4 mesi con 2 figli e 66 anni con 3 o più figli.
Pensione diversa tra dipendenti pubblici e privati?
Nella seconda parte della sua mail fa una considerazione errata. Non esistono più misure previdenziali che permettono il pensionamento dei dipendenti del settore privato rispetto a quella che possono usare i dipendenti della pubblica amministrazione.
Le forme di pensionamento, infatti, sono le stesse identiche sia per i dipendenti pubblici che per quelli privati. Le misure attualmente in vigore, nel 2022, infatti sono tutte accessibili dalla totalità dei lavoratori, siano essi pubblici, privati o autonomi.Le forme di pensionamento, infatti, richiedono requisiti anagrafici e contributivi senza mai specificare il settore di appartenenza del lavoratore (sarebbe discriminatorio altrimenti).
Le forme di pensionamento in vigore nel 2022 sono: ape sociale, opzione donna, quota 102, pensione anticipata ordinaria, pensione anticipata contributiva, pensione quota 41, pensione di vecchiaia ordinaria e pensione di vecchiaia contributiva e sono tutte accessibili sia da dipendenti del settore pubblico che da quelli del settore privato oltre che dai lavoratori autonomi.
L’unica eccezione, se così si può chiamare, è rappresentata dalle misure assistenziali e previdenziali legate all’invalidità. Il lavoratore del settore pubblico, infatti, non può accedere alla prestazione di vecchiaia anticipata per invalidi almeno con 80% certificato, misura dedicata esclusivamente al settore privato. Così come non può accedere, se ha solo contributi versati nella cassa stato, all’assegno ordinario di invalidità.
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