Pensione anticipata: non è la misura a far variare l’importo

L’importo della pensione non varia da una misura all’altra ma in base ai contributi versati ed all’età di accesso alla pensione.
Può esserci una effettiva convenienza nello scegliere una misura oppure un’altra per la liquidazione della pensione spettante? La risposta dipende anche dall’epoca di accesso alla pensione, se con una si ritarda il pensionamento, infatti, e con l’altra no una differenza di importo c’è.
Rispondiamo alla domanda di un nostro lettore che ci chiede:
Buongiorno, sono un lavoratore dipendente che ha maturato 41 anni contributivi a ottobre 2021 mentre nel frattempo era in congedo straordinario 104. Vorrei fare domanda di pensione per precoci avendo tutti i requisiti necessari. La mia domanda è: in percentuale di quanto andrebbe a gravare a livello economico sulla mia pensione tra precoce e l’eventuale rientro al lavoro (terminati i mesi di congedo straordinario) ed andando in pensione con i 43 contributivi legge Fornero? Peserebbe molto sulla mia pensione?
Importo pensione
Non so indicarle in percentuale quanto varierebbe la sua pensione, ma posso dirle che una differenza c’è. Sia la quota 41 che l’anticipata ordinaria, infatti, applicano lo stesso sistema di calcolo, a variare sono gli anni di contributi versati ed il coefficiente applicato al montate contributivo al momento della trasformazione in pensione.
Andando in pensione oggi, ad esempio, con la quota 41, avendone i diritti come caregiver, avrebbe un assegno calcato sui 41 anni di contributi versati e con l’applicazione del coefficiente di trasformazione relativo alla sua età odierne.
Aumentando il coefficiente di trasformazione con il crescere dell’età e diventando più conveniente, attendere anche un solo altro anno per il pensionamento le provocherebbe un vantaggio economico sicuramente: la pensione sarebbe calcolata su 1 anno di contributi versati in più (con il congedo straordinario i contributi figurativi riconosciuti sono validi sia per il diritto che per la misura della pensione) che per il coefficiente di trasformazione applicato che sarebbe quello relativo ad un età maggiore di un anno.
Lei prevede solo 2 alternative ma in realtà ne ha 3 che le vado ad elencare:
- andare in pensione subito con la quota 41 come lavoratore precoce e caregiver.
- andare in pensione al termine del congedo straordinario retribuito sempre come precoce e caregiver (la quota 41 non richiede obbligatoriamente l’accesso al raggiungimento dei 41 anni di contributi); in questo caso, la informo, può andare in pensione in qualsiasi momento, anche se decide di rientrare in servizio al termine del congedo poichè ha raggiunto il requisito contributivo richiesto e decide lei quando accedere alla pensione
- andare in pensione al raggiungimento dei 43 anni ed 1 mese, ovvero considerando anche la finestra d’attesa di 3 mesi richiesta dalla pensione anticipata ordinaria, tornando in servizio al termine del congedo
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