Pensione anticipata e la paura di ‘rimetterci’: opportuni chiarimenti

La paura che scegliendo una pensione anticipata possa portare a perdere sull’importo della pensione è comune a molti lavoratori.
La paura di tutti coloro che devono accedere alla pensione volontariamente (e non obbligatoriamente rispetto a chi accede a 67 anni con la pensione di vecchiaia) è quella di fare la scelta economicamente sbagliata e subire, in qualche modo, una decurtazione dell’assegno. Rispondiamo ad una nostra lettrice che ci scrive:
Buonasera, sono docente di Educazione musicale in servizio in maniera CONTINUATIVA dal 4 GENNAIO 1980…….faccio parte dellex art.44 e sono nata il 28/07/1960…….. mi sono resa conto solo in questi giorni che forse avrei avuto i requisiti per andare in pensione in quanto a gennaio ho raggiunto 41 anni di contributi ( piu 3 settimane di un anno precedente al 1980)….ora mi chiedo, avendo perso questa opportunità e dovendo fare la domanda di pensione il prossimo anno scolastico, se è giusto il calcolo e poi se andando in pensione a 62 anni con 42 anni e 10 mesi di contributi, dal punto di vista economico ci rimetter’….In ogni caso, ora non posso fare piu niente?…..grazie
Pensione anticipata
I suoi calcoli sono giusti, avrebbe potuto accedere al pensionamento già il 1 settembre 2021 raggiungendo entro il 31 dicembre i 41 anni e 10 mesi di contributi. In ogni caso senza nessun problema potrà presentare domanda di cessazione dal servizio entro i termini stabiliti dal MIUR per i pensionamenti 2022 (solitamente va presentata a dicembre) e accedere alla quiescenza il 1 settembre 2022.
Per quando riguarda il “rimetterci”: andando in pensione un anno dopo sicuramente la sua pensione non potrà che guadagnarci poichè verserà un anno in più di contributi e sarà applicato un coefficiente di trasformazione più favorevole.
Se, invece, si riferisce a quanto perderebbe andando in pensione a 62 anni anzichè a 67 anni, deve tenere conto che in ogni caso lei non potrebbe arrivare a 67 anni per il pensionamento visto che sarebbe posta a riposo d’ufficio già al compimento dei 65 poichè ha raggiunto il diritto alla pensione anticipata ordinaria.
Anticipare il pensionamento di 3 anni potrebbe influire sulla pensione visto che la pensione sarebbe calcolata su 3 anni di contributi in meno e che a 65 anni sarebbe applicato un coefficiente di trasformazione maggiormente favorevole. Quantificare la perdita non è molto facile visto che dipende molto dall’importo dei contributi versati annualmente: le posso portare un esempio, per retribuzioni medie da 30mila euro l’anno un anno di contributi influenza di circa 40 euro l’importo mensile della pensione.
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