“Pensione a 60 anni per docenti e ATA e riscatto della laurea gratuito”, boom della petizione di Anief: oltre 80mila firme. Pacifico: “Stare di più al lavoro ha un impatto negativo anche sulla didattica”

WhatsApp
Telegram

Grande successo per la petizione online lanciata da Anief per il pensionamento a 60 anni e il riscatto gratuito della laurea per il personale scolastico.

Oltre 80mila le adesioni raccolte, un segnale del forte disagio tra i lavoratori della scuola, costretti a rimanere in servizio fino a 67 anni a causa dell’innalzamento dell’età pensionabile. Il presidente nazionale di Anief, Marcello Pacifico, denuncia gli effetti negativi della Legge Fornero, che ha reso il personale scolastico italiano tra i più “anziani” al mondo, con un impatto negativo sulla didattica e un crescente rischio di burnout tra gli insegnanti.

Anief: “Riscatto gratuito della laurea, un investimento per i giovani”

Per affrontare la situazione, Anief chiede una norma che consenta il pensionamento a 60 anni con il massimo contributivo e il riscatto gratuito della laurea.  Pacifico ricorda che la proposta del riscatto gratuito, già avanzata nel 2022 dall’allora presidente dell’Inps Pasquale Tridico, rappresenterebbe un investimento per i giovani e un giusto riconoscimento per gli anni di studio dedicati alla formazione professionale, come avviene per gli ufficiali dell’esercito.  Il costo stimato di 1,5 miliardi, secondo Pacifico, sarebbe un investimento giustificato.

Che cos’è il riscatto della laurea

Il riscatto del corso di laurea è lo strumento che consente di trasformare gli anni di università in anni contributivi, e quindi integrare la posizione contributiva ai fini del diritto e del calcolo di tutte le prestazioni pensionistiche.

Il contributo da pagare cambia in relazione alle norme che disciplinano la liquidazione della pensione con il sistema retributivo o con quello contributivo (cioè dal 1° gennaio 1996), tenuto conto della collocazione temporale dei periodi oggetto di riscatto.

La condizione necessaria è aver conseguito il titolo di studio. Non si possono riscattare i periodi fuori corso né quelli già coperti da contribuzione obbligatoria.

Da diversi anni esiste il riscatto agevolato della laurea e degli altri periodi di studio universitario (specializzazione, dottorato) con diversi vantaggi: permette di acquisire anzianità contributiva, anticipando potenzialmente il diritto alla pensione; incrementa l’importo della pensione; prevede la rateizzazione senza interessi in dieci anni; e offre la deducibilità fiscale del contributo, con detrazione del 19% per i genitori che riscattano gli studi dei figli inoccupati.

Con il riscatto agevolato, il costo si aggira sui 5.200 euro per anno, per un totale tra i 21.000 e i 26.000 euro per un corso di quattro o cinque anni, contro gli oltre 100.000 euro del riscatto ordinario.

Per il sistema contributivo (dal 1° gennaio 1996), il riscatto agevolato si basa sul minimale degli artigiani e commercianti, mentre quello ordinario si calcola sulla retribuzione degli ultimi 12 mesi. Per il sistema retributivo, il calcolo è più complesso e dipende da diversi fattori.

L’Inps mette a disposizione un simulatore online per calcolare il costo, la rateizzazione, la decorrenza della pensione e il beneficio stimato. È possibile riscattare diplomi universitari, di laurea, di specializzazione, dottorati di ricerca, lauree triennali, specialistiche e magistrali, e diplomi AFAM.

La domanda si presenta esclusivamente online tramite il sito Inps, patronati, intermediari o contact center.

WhatsApp
Telegram

Corsi Indire Sostegno 2025. Prenota una consulenza personalizzata con Eurosofia