Pensione a 41 anni nel 2023 per docente: come si farà richiesta per quota 103?

Per il comparto scuola servono degli interventi specifici che permettano il pensionamento con la quota 103 il 1 settembre 2023.
Ormai c’è grande fermento per la quota 103, i cui primi pensionati potranno fruirne solo ad aprile, viste le finestre di attesa. Ma cosa accade nel mondo della scuola dove l’unica finestra di uscita è il 1 settembre e i termini per la presentazione della domanda di cessazione dal servizio sono, ormai, scaduti? Cerchiamo di rispondere alla domanda di un nostro lettore:
BUONGIORNO, mi chiamo S. docente Liceo con 41 anni di versamento contributivo e 63 di età ad aprile 2023.
Chiedo come posso fare richiesta, quando sarà legge, vista la nuova misura pensionistica quota 103.
Credo di avere i requisiti per andare in quiescenza dal 01.09.2023.
Grazie anticipatamente per la gradita risposta.
Quota 103 comparto scuola
Ovviamente prima della pubblicazione della Legge di Bilancio non vi è certezza alcuna. Ma possiamo basarci su quello che è accaduto negli anni precedenti per cercare di rispondere alla sua domanda.
Molti saranno i dipendenti del comparto scuola con requisiti raggiunti nel corso del 2023 che potrebbero fruire della nuova misura. E che, appunto, non hanno presentato domanda di cessazione dal servizio entro i termini stabiliti e ormai scaduti. Come già accadde con la quota 100, la quota 102 e la proroga dell’opzione donna.
Proprio in queste occasioni il MIUR ha riaperto, per questi dipendenti soltanto, i termini di presentazione della domanda di cessazione dal servizio all’inizio dell’anno in questione. Ed è probabile che la stessa cosa accada anche per chi deve accedere al pensionamento con la quota 103 il 1 settembre 2023. Se così fosse, quindi, a inizio anno, ed entro i termini che il MIUR stabilirà, sarà necessario produrre la domanda di cessazione dal servizio.
Contestualmente consigliamo di presentare già domanda di pensionamento all’INPS con la nuova misura per ottenere la liquidazione della pensione alla sua decorrenza. In ogni caso si farà in modo che il personale della scuola non rimanga penalizzato dal fatto che le regole del pensionamento, in questo settore, sono così diverse rispetto a quelle che devono essere rispettate dalla generalità dei lavoratori. Su questo, a mio avviso, può stare certamente tranquillo. Ma per capire come muoversi ed entro che tempistiche è necessario attendere le indicazioni di INPS e MIUR che arriveranno solo con il nuovo anno, dopo la pubblicazione della Legge di Bilancio che conterrà la misura.
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