Pensiamoci prima di bloccare i docenti per cinque anni nella stessa scuola. Lettera

Libero Tassella – Sui 5 anni di immobilità richiesti a tutti i neoimmessi in ruolo previsti dal DL 126 propongo alcune proposte emendative di flessibilità e differenziazione.
1) Prevedere che i destinatari del blocco dei 5 anni siano non tutti gli immessi in ruolo ma solo quei docenti neoimmessi con il nuovo concorso ordinario e straordinario previsti dal DL 126 e tutti i docenti che sceglietanno di essere immessi in ruolo in altre regioni rispetto a quelle dove attualmente sono inseriti nelle graduatorie di merito o nelle Gae, secondo quanto previsto dal D.L 126.
Tutti gli altri neoimmessi in ruolo nel 2020/21 devono invece poter ancora usufruire delle regole previste dal CCNI triennale sulla mobilità.
2) Che il blocco di cui al punto 1) riguardi solo i trasferimenti, i passaggi di cattedra e di ruolo , le assegnazioni provvisorie, le utilizzazioni interprovinciali tra province di regioni diverse rispetto a quella dove ha sede la scuola di titolarità del neoimmesso in ruolo.
Il blocco quinquennale non si applica invece alla fase comunale e provinciale della mobilità.
3) Vista la carenza di insegnanti specializzati, è prevista per i docenti di cui al punto 1) in possesso del titolo di specializzazione l’utilizzo provinciale su posto di sostegno, tale utilizzo é utile per il bonus di cui al punto4
4) I docenti che per 5 anni non possono presentare domanda di trasferimento, assegnazione provvisoria e utilizzazione e passaggio di cattedra e di ruolo interrovinciale oltre al punteggio di continuità hanno diritto a un bonus di 20 punti, pari a 4 punti ad anno di servizio effettivamente svolto nella scuola di titolarità limitatamente ai trasferimenti interprovinciali.
5) I benefici di cui al comma 3 e 6 della legge 104/92 sono fruiti senza alcuna condizione limitativa per i docenti di cui al punto 1).
La materia deve essere disciplinata dal Contratto nazionale sulla mobilità, la legge non può derogare il contratto conmlaa riapertura del contratto integrativo triennale.