Pellai: “I rischi comportamentali degli adolescenti spesso derivano da parole non dette e dialoghi mancati”

Lo psicoterapeuta Alberto Pellai torna con un nuovo libro, Cose che ai maschi nessuno dice, dedicato al rapporto tra padri e figli, in particolare adolescenti. L’obiettivo è fornire ai genitori gli strumenti per affrontare temi spesso taciuti, come la gestione delle emozioni e i rischi legati alla pornografia online.
“Volevo condividere ciò che noi papà spesso non diciamo ai nostri figli, soprattutto riguardo alle emozioni”, spiega Pellai a Radio Deejay.
“L’obiettivo è aiutarli a non conformarsi allo stereotipo del ‘vero uomo’, ma a diventare uomini veri, in contatto con il proprio mondo interiore”. Questo significa, secondo l’esperto, evitare le trappole della pornografia, dell’alcool e delle droghe come anestetici per il dolore emotivo.
Pellai sottolinea l’importanza del dialogo in famiglia: “I rischi comportamentali degli adolescenti spesso derivano da parole non dette e dialoghi mancati”. Rispetto al passato, i padri di oggi sono più attenti al mondo interiore dei figli, cercando di comprenderne pensieri ed emozioni.
Tuttavia, spiega Pellai, “devono essere un modello ispiratore e un punto di riferimento sicuro, non una figura che spaventa”. È fondamentale, inoltre, de-stigmatizzare emozioni come la tristezza e la paura, considerate erroneamente “femminili”: “Sono emozioni primarie, che appartengono a tutti. Reprimerle porta i ragazzi a esprimere solo rabbia e disgusto, nascondendo il dolore dietro una corazza di aggressività”.
Due i consigli chiave per i padri: di fronte a un lutto, incoraggiare i figli a piangere per elaborare il dolore. E, soprattutto, metterli in guardia dai pericoli della pornografia online: “Accedere a siti porno a 12 anni è come cercare di mettere un elefante in una 500. Il cervello non è pronto a gestire certi stimoli e si rischiano danni”. Conclude Pellai: “È fondamentale che i padri parlino di questi temi con i figli”.