Pellai: “Basta ‘tutto e subito’, i figli vanno allenati alla vita, non protetti dalle fatiche”. E poi ai genitori: “I bimbi imparino ad aspettare e ad annoiarsi”

Il noto psicoterapeuta dell’età evolutiva Alberto Pellai, ospite della trasmissione Geo&Geo su Rai 3, lancia un appello ai genitori: basta con la gratificazione istantanea, i figli vanno allenati alla vita.
Secondo Pellai, la ricerca spasmodica del “tutto e subito” rappresenta il principale ostacolo a una sana educazione, che è invece un investimento a lungo termine basato sull’apprendimento graduale di abilità e competenze.
“La gratificazione istantanea – spiega Pellai – è qualcosa che la mente percepisce in tempi velocissimi, facendo credere di stare bene con attività a costo energetico zero. Il cervello, di conseguenza, spinge a ripetere queste attività, intrappolandoci in un circolo vizioso”.
L’esperto cita l’esempio di un bambino sulla giostra che, dopo il primo giro, ne vuole sempre un altro, illustrando la dinamica della trappola del piacere facile e immediato.
Proteggere i figli non significa sottrarli alle fatiche della vita
Pellai sottolinea come, nel tentativo di proteggere i figli da ansie e prove, i genitori finiscano per privarli di esperienze fondamentali come la fatica, l’attesa, la conquista e persino la frustrazione. “Li sottraiamo all’allenamento della vita”, afferma lo psicoterapeuta, richiamando situazioni quotidiane come la delusione per non essere in prima fila al saggio di fine anno o la frustrazione di un bambino che rimane in panchina durante una partita.
Tali esperienze, seppur dolorose, sono formative e insegnano che non tutto è immediato. Anche gli allenatori sportivi, osserva Pellai, si trovano oggi a confrontarsi con bambini che pretendono risultati immediati con il minimo sforzo.
Il desiderio, motore della crescita, si alimenta con l’attesa
“Il desiderio – spiega Pellai – dovrebbe essere il motore della preadolescenza e dell’adolescenza, un periodo in cui non si agisce più per obbedienza, ma per motivazione personale“. Ottenere tutto e subito, però, impedisce la scoperta, la ricerca e l’attesa, elementi essenziali per la costruzione del sé.
Lo psicoterapeuta critica lo slogan pubblicitario “Life is now”, che promuove una felicità istantanea funzionale al mercato e al consumismo, ma che allontana dalla vera felicità, frutto di una ricerca complessa che porta ad acquisire valore e a scoprire i significati importanti per la propria vita.
Al termine dell’intervista, Pellai invita i genitori ad aiutare i figli a coltivare i desideri, a imparare ad aspettare, ad annoiarsi e a conquistarsi le cose, fin dalla più tenera età, permettendo loro di sviluppare risorse interiori fondamentali come la tolleranza alla frustrazione e l’autoregolazione delle emozioni.