PEI, l’Istat evidenzia disomogeneità e ritardi nelle scuole: 1 studente su 5 senza piano entro ottobre. I dati

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Un report dell’Istat ha analizzato l’implementazione del Piano Educativo Individualizzato per gli studenti con disabilità nelle scuole, evidenziando alcune criticità.

Sebbene il PEI sia stato redatto per il 98% degli studenti nell’anno scolastico 2023-2024, i percorsi definiti sono molto diversi: il 26% degli alunni segue un percorso ordinario, il 52% un percorso personalizzato con prove equipollenti, mentre il 22% un percorso differenziato senza titolo finale.

Ritardi nella redazione del PEI

Il ritardo nella redazione del PEI (19% degli studenti senza PEI al 31 ottobre, con punte del 25% nelle secondarie di secondo grado e del 30% nel Centro) è un problema serio, in quanto compromette l’efficacia dell’intervento educativo. Le possibili cause includono:

  • Complessità burocratica: La redazione del PEI richiede tempo e coordinamento tra diverse figure professionali, il che può rallentare il processo.
  • Mancanza di personale: La carenza di personale specializzato (insegnanti di sostegno, specialisti ASL, ecc.) può rendere difficile rispettare le scadenze.
  • Difficoltà di coordinamento: Il coordinamento tra scuola, famiglia e servizi territoriali può essere problematico, soprattutto in contesti complessi.

I colloqui scuola-famiglia

La frequenza dei colloqui tra famiglie e insegnanti curriculari (55% delle famiglie incontra gli insegnanti meno di una volta al mese) è un dato preoccupante. Una comunicazione efficace tra scuola e famiglia è essenziale per garantire la continuità educativa e per affrontare eventuali difficoltà. Per quanto riguarda i PCTO, l’87% degli alunni con disabilità delle scuole secondarie di secondo grado vi ha partecipato, con percorsi aziendali più frequenti al Nord e percorsi scolastici al Sud.

La partecipazione alla didattica laboratoriale (57%) è un dato incoraggiante, in quanto questa metodologia favorisce l’inclusione e lo sviluppo di competenze trasversali. Tuttavia, è importante garantire che tutti gli studenti con disabilità abbiano accesso a queste opportunità e che le attività siano adeguatamente personalizzate.

REPORT

Che cos’è il PEI

Il Piano Educativo Individualizzato rappresenta un pilastro essenziale per garantire il diritto allo studio degli studenti con disabilità, come sancito dalla legge 104 del 1992. Il documento programmatico, introdotto con il Decreto Ministeriale n° 182 del 2020 e aggiornato dal Decreto Interministeriale n° 153 del 2023, mira a costruire una didattica inclusiva che tenga conto delle specifiche esigenze di ogni studente. Il PEI è applicabile in tutte le fasi del percorso educativo, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado, e funge da ponte tra scuola, famiglia e operatori socio-sanitari.

Il PEI è un documento complesso che include obiettivi educativi, strumenti, attività e criteri di valutazione. La sua redazione è affidata al Gruppo di Lavoro Operativo per l’Inclusione, che coinvolge insegnanti, dirigenti scolastici, genitori e operatori socio-sanitari. La base per la stesura del PEI è l’osservazione sistematica, che permette di identificare i punti di forza dello studente e di pianificare interventi mirati in aree come socializzazione, comunicazione, autonomia e apprendimento. Il documento è soggetto a verifiche periodiche per adattarlo all’evoluzione dello studente.

Il PEI non si limita a definire percorsi educativi, ma promuove anche la creazione di un ambiente di apprendimento inclusivo, seguendo l’approccio bio-psico-sociale della classificazione ICF dell’OMS. Oltre a descrivere le attività e gli strumenti utilizzati, il PEI stabilisce i criteri di valutazione, che possono essere personalizzati o allineati a quelli della classe. La valutazione rimane di competenza esclusiva dei docenti, garantendo un monitoraggio continuo del percorso educativo.

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