Il PD presenta la riforma scuola. Il resoconto e le reazioni. Giannini: le intenzioni non sono cambiate
In via di svolgimento la "Festa del PD" presso la sala conferenze “Nazionale Spazio Eventi” che dà il titolo alla riforma della scuola: “La Scuola che cambia, cambia l'Italia”.
In via di svolgimento la "Festa del PD" presso la sala conferenze “Nazionale Spazio Eventi” che dà il titolo alla riforma della scuola: “La Scuola che cambia, cambia l'Italia”.
Immissioni in ruolo: ipotesi risarcimento se non accetti e hai 36 mesi di servizio
Il nostro resoconto
Matteo Renzi: Ho ricevuto un sacco di critiche perché non ho fatto di corsa un decreto, presentando linee guide e arrivare al decreto e alla legge delega.
Immissioni in ruolo. Matteo Renzi: apriamo porte della scuola anche ai più giovani
Perché, oggi, siamo qui e non altrove, per parlare di scuola? Perché è fondamentale cambiarla, perché rimetteremo la macchina economica del paese.
Se tu vuoi mettere i moto in paese o fai una riflessione cul capitale umano o non vai da nessuna parte. La riforma della scuola non è come gli insegnanti vengono assunti.
Quello di cui stiamo discutendo qui è che Italia vogliamo per i prossimi 30 anni. La responsabilità che avverto è di far ripartire l'Italia dalla scuola.
Le classi pollaio sono inaccettabilil, sono un'idea del carico di lavoro dell'insegnange, ma prima dobbiamo avere consapevolezza, che quando parliamo di scuola parliamo di Italia. Abbiamo bisogno di uomini e donne che tornino a mettersi in gioco.
Abbiamo dato agli insegnanti la possibilità di parlare, evitando lo scontro con i sindacati e i docenti. L'idea che stiamo facendo la riforma passando dalle vostre teste è quanto di più sbagliato, migliaia di assemble e insulti sono serviti a dire chi ha idee le tiri fuori, chi viene qui per fare pagliaccciate e farsi vedere in tv ha sbagliato.
Veniamo nel merito. La riforma della scuola non basta è l'inizio del percorso, dobbiamo fare la riforma della RAI come motore identitario del paese, noi non siamo in condizione di fare investimenti educativi.
L'italia del 2030 non sarà un'italia che competerà al ribasso delle produzioni manufatturiere con paesi che hanno costi più bassi, l'italia dovrà essere capace di fare meglio quello che non fa nessuno. Bisogna fare anche la riforma dell'Università.
La buona scuola c'è già in italia, è fatta da una qualità di educatori, prima che insegnanti, nonostante i docenti siano pagati poco, nonostante sia venuto meno il valore sociale dell'insegnante. Noi abbiamo permesso, rispetto al passato, che la figura dell'insegnante abbia perso valore sociale.
Smettiamo di giocare sulla pelle dei precari, abbiamo prodotto più precariato del dovuto. Come prendiamo i 148mila? Le tecnicalità saranno nostro provvedimento discusso. Non sarete tutti d'accordo, ma vi garantisco perché abbiamo scelto di intervenire inq uel modo. Non puoi consentire di fare dell'insegnante che prima di entrare in cattedra i primi anni di entusiasmo. Non si può consentire che gli insegnanti passino i primi anni della loro carriera a perdere entusiasmo per questa professione.
Credo che ragazzi del nord e del sud abbiano lo stesso diritto di stare in una scuola sicura, purtroppo a oggi ci sono delle disparità enormi tra settentrione e meridione
Multimedialità, oggi abbiamo telefonini in grado di fare tutto, la strumentazione digitale non può essere il paravento dietro il quale si nasconde la vera questione: stiamo cambiando.
Ai miei tempi per fare una ricerca ci simetteva d'accordo tra compagni di classe e si andava a casa di quello che aveva l'enciclopedia migliore, oggi su google si trova di tutto. La cosa importante sono i contenuti, non tanto gli strumenti, perché purtroppo con internet si fanno anche tanti danni.
Questo provvedimento comprende tantissimi temi, non si può realizzare un cambiamento così in 2 giorni, non stiamo riformando la scuola, la stiamo riportando al centro della città.
Cosa ci mettiamo dentro? Io credo che gli scatti di merito siano giusti, le critiche fatte a questo punto sono le più forti e quindi vanno discusse. Però, credo ci voglia qualcuno che valuta gli insegnanti e sia a sua volta valutato. Credo sia giusto valutare gli insegnanti e se c'è qualcuno che valuta sia anche valutato, nessuno è slegato dall'altro, come per i presidi.
Ci vuole un metodo di valutazione trasparente e in quest'ambito le voci dei critici non devono essere teoriche o espressione di questo o quell'altro sindacato.
Uno dei tanti temi che mi stanno a cuore è quello della dispersione scolastica. I nostri ragazzi escono preparati dalla scuola italiana, altrimenti non si spiegherebbe perché continuano a eccellere in tutto il mondo, in questo c'è una grossa contraddizione. Però, la nostra scuola continua a perdere tanti ragazzi che potrebbe invece mantenere, ragazzi che potrebbero contribuire attivamente allo sviluppo del nostro paese.
Giannini: "il ministero ha fatto un lavoro immenso in questi mesi. Un lavoro di grande respiro che ha visto questo primo anno di governo concentrato soprattutto sulla scuola. La scuola italiana è stata la prima scelta del governo renzi, con un programma che ha visto la scuola al primo posto nella politica. E' una scelta politica, ma anche culturale e sociale. La parola che mi viene in mente pensando a questo primo anno di governo è: coraggio.
La riforma l'abbiamo fatta con un'altra parola d'ordine: visione d'insieme. Ce ne renderemo conto quando presenteremo la riforma nel dettaglio.
Voglio ricostruire il percorso che abbiamo fatto. Se ne sono scritte molte e dette altre.
Precariato ed assunzioni
Sei mesi fa il Governo ha presentato un progetto educativo, una proposta articolata, dettagliata per passare dalla scuola che possiamo alla scuola che vogliamo.
Questa scuola ha come cardine le assunzioni e tornare ad assumere solo con il concorso. Intenzione dopo due mesi di consultazione.
Le intenzioni non sono cambiate, il dibattito ci ha consentite di aggiustare il tiro.
I criteri sono i fabbisogni della scuola, con le cattedre vacanti che vengono ricoperti con i precari e il fabbisogno di domani, perché abbiamo voluto attuare l'autonomia della scuola, con l'organico funzionale.
Le cattedre scoperte non sono divise equamente in tutta la penisola, i docenti in più anche per contrastare la dispersione scolastica.
Non vogliamo dimenticare il sostegno, non ci saranno più "le stanzette del silenzio degli innocenti".
La precarietà a qualcuno ha fatto comodo, un serbatoio di persone
I costi sono stati economici: 876 mln di euro nel 2014 per coprire le supplenze. E' un costo culturale perché personale poco motivato, ed è costo sociale, perché essere precari non consente farsi una vita.
Autovalutazione
In un anno le scuole consegneranno il piano di autovalutazione, che significa migliramento delle scuole e delle carriere dei docenti. La carriera è un sogno impossibile con il decreto diventerà realtà, con il riconoscimento dell'anzianità di servizio.
Scuola digitale
Non è solo computer e è un ribaltamento di un paradgma epistemologico con un ambiente e organizzazione didattica aggiornato.
Francesca Puglisi
Grazie per tutte le storie raccontate stamattina, non so se siamo riusciti a far capire quanto ci teniamo agli insegnanti e quanto vogliamo far rispettare l'articolo 3 della nostra costituzione.
Il messaggio che vogliamo dare è quello di speranza in un cambiamento: continuate a sollecitarci, per favore.
Noi continueremo a lavorare per realizzare la buona scuola, vogliamo riprendre la riforma che ha fatto il centro sinistra sull'autonomi, dando organico stabile per rivoluzionare didattica. Elimineremo la scuola fatta solo di lezioni frontali.
Rottameremo la scuola dell'orairio rigido delle elzioni frontali, delle norme, delle regole, delle circolari.
Alle superiori vogliamo portare la riforma Montessori, buttando in aria le cattedre e i banchi.
La scuola sarà "Buona" dove valuteremo la didattica, occasione di miglioramento, mettendosi in gioco.
Ma mentre nel resto d'europa in passato si investiva nell'istriuzione, qui i vecchi governi hanno affossato la scuola.
Siamo il paese delle eccellenze, dobbiamo crederci e così attirare investitori dall'estero in italia in questo 2015, diciamo ai ragazzi: studiate, perché è nella scuola che costruirete il vostro futuro.
Il sottosegretario Faraone
La scuola è dei cittadini e deve essere comprensibile a tutti anche nel suo linguaggio: MOF, TFA, Organico Funzionale, di Fatto.
La scuola è insegnamento, non reclutamento. Non si va in guerra quando si è selezionati per l'insegnamento. Annullare la guerra delle graduatorie composte da tanti precari che negli anni hanno realizzato un'aspettativa. Noi risolviamo il problema, non ci saranno più precari, dal prossimo anno assunzioni solo per concorso. Annulleremo la supplentite, basta insegnanti meteore, ci vuole continuità. La scuola è il piano che abbiamo in mente non è idea di assunzione punto e basta, le stiamo facendo per la scuola. Non stiamo facendo un assumificio, maun percorso per avere 60mila insegnanti in più. Costruiremo nuove classi di infanzia, amplieremo tempo scuola primaria, potenziamento curriculo secondaria e attiveremo e potenzieremo altre matrie.
La scuola è il luogo in cui si valuta merito ragazzi, ma sarà valutato merito insegnanti. L'anno di prova sarà un fatto reale, daremo la paente a chi è capace di guidare.
Laura Galimberti (cabina di regia su edilizia scolastica): la prima parola chiave che vorrei comunicare a tutti e riguarda l'edilizia scolastica è: partecipazione. Partiamo con i numeri. I numeri sono i cantieri che si sono aperti quest'anno e si apriranno l'anno prossimo: tanti progetti per la manutenzione, ma anche per scuole nuove. Ci sono stati anche finanziamenti che hanno permesso tutte queste opere: più di 3 miliardi. Ci sono delle nuove forme di partecipazione messe in atto da questo governo, come l'8 per mille.
Da quest'anno bisogna ringraziare molto le regioni per aver migliorato la qualità degli edifici scolastici.
Vorremmo che l'anagrafe diventasse sempre più uno strumento per migliorare edifici scolastici.
Partecipazione, didattica, wireless, civic center: vorremmo lavorare su queste e altre parole chiave per il futuro.
La scuola deve diventare un centro di quartiere, aperte anche il pomeriggio e la sera. Al "Corviale" abbiamo programmato attività anche per questi momenti altrimenti morti. Gli architetti hanno il compito anche di migliorare l'insegnamento se la struttura della scuola è diversa, cambia anche il modo di insegnare.
La scuola deve diventare il principio di riqualificazione di tutte le nostre città.
Alternanza scuola-lavoro
La ducati e il progetto DESI, finanziato dalla Wolswagen. Il primo progetto di formazione duale. 1500 ore l'anno tra scuola e lavoro, un corso scolastico secondo i programmi minsteriali e poi una vera e propria esprienza in azienda che rilascia una vera e propria professionalità. Tutti hanno avuto una borsa di studio di 600 euro netti al mese.
Salvatore Grillo (Dirigente Aldini Valeriani Siani)
Partecipiamo al progett DESI da tre anni, ma lavoriamo su altre prospettive. Laovriamo con la Philip Morris, aizenda fa un corso generalizzato per gli alunni quindi uno stage. L'altro progetto grazie al quale le aziende seguono per tre anni alcuni studenti, su un patto chiaro: l'azienda e la scuola devono completare l'educazione del ragazzo.
Ivan Lo Bello, presidente Confundustria Education
Alternanza scuola-lavoro, abbiamo perso tanti anni. Secondo noi il lavoro formativo si fa nei training center, quindi l'apprendistato. Valore formativo: il problema è la disoccupazione giovanile. Elemento per superare abbandono è anche la scuola-lavoro. Parte della disoccupazione dipende dalla dispersione.
Mauro Borsalini, Dirigente di un liceo
Chiedimao che anche i licei possano riguardare i licei. I licei sono al 24% per l'avvio dell'alternanza. Ma il 90% è rimasto soddisfatto.
Prof Zaoli, liceo Righi.
Abbiamo iniziato l'esperienza nel 2008. Quest'anno 4 classi sono state coinvolte per due settimane ed inseriti in strutture per 25 ragazzi. Un anno per avviare il progetto, 20 ore di formazione per i ragazzi, 60 ore lavorative e valutazione finale. Abbiamo lavorato con gli uffici amministrativi dell'università Bologna e del Tribunale. Hanno lavorato come impiegati.
Innovazione
Onorevole Maria Coscia
Vogliamo fare in modo di investire sulla scuola che cambia sviluppi le potenzialità dei nostri studenti. Ma fondando tutto sull'autonomia scolastica. Offrendo la possibilità di sviluppare la passione di apprendere.
Rita Coccia Dirigente scolastico del tecnico "Alessandro Volta di Perugia"
Dal 2011 abbiamo avviato un processo di innovazione, integrando curricolo con le aziende del territorio.
Noi non abbiamo più la classe tradizionale, gli studenti si spostano ogni 4 minuti, dove gli insegnanti organizzano le lezioni. La scuola è cablata, con 100megabit di banda. Le classi hanno i proiettori interattivi. Ci permette di fare didattica invertita. Non c'è lezione frontale, ma c'è il cooperative learning e il Fippeld Classroom.
Le reazioni
Alla festa per presentare la riforma Renzi contestato dai precari: "fateci parlare"
M5S, Governo illude precari con false promesse
Immissioni in ruolo. Anief: ancora troppa confusione. E il merito? Prima si adegui lo stipendio
Scrima (Cisl Scuola): La buona scuola è una presa in giro
FLC CGIL: retorica e nessun impegno concreto
Gilda. Si rinnovi il contratto con aumento stipendio insegnanti
UIL: neanche un euro per sbloccare il contratto