PD nel panico. Renzi apre a modifiche riforma perché teme le elezioni. La scuola vale l’1%
Secondo quanto riporta huffingtonpost.it alla base dei cambiamenti alla riforma della scuola che in questi giorni stanno facendo breccia nel PD, c'è una precisa volontà di Renzi.
Secondo quanto riporta huffingtonpost.it alla base dei cambiamenti alla riforma della scuola che in questi giorni stanno facendo breccia nel PD, c'è una precisa volontà di Renzi.
La verità è che questa riforma era assolutamente impresentabile ai docenti della scuola italiana, fatta in fretta nonostante mesi di "consultazioni" inascoltate, e le proteste di queste settimane la dicono lunga sullo scontro che potrebbe causare se non ci saranno dei decisivi passi indietro.
Poi, la trovata della lettera che Renzi ha intenzione di scrivere ai docenti per spiegare la riforma ha offeso la categoria, speriamo non venga accompagnata da un test a crocette. Il testo del DDL, anche grazie ad OrizzonteScuola, circola ormai da tempo e i docenti sono in grado di comprendere da soli, anzi, ne hanno compreso la portata meglio di chi l'ha scritto.
Al Nazareno l'altro ieri, Renzi ha fatto una profonda autocritica, probabilmente si è accorto dell'errore. Ma quale?
Non certo di una riforma che accentra tutto nelle mani di un solo uomo esautorando gli organi collegiali e i docenti, che la scuola la fanno, dai processi decisionali, o di mettere in balia dei dirigenti i docenti con contratti triennali, o di lasciare fuori dalla scuola decine di migliaia di precari che in questi anni hanno lavorato nella scuola.
No, non si è accorto di tutto questo, si è accorto che se avesse continuato su questa strada avrebbe perso un punto percentuale alle prossime amministrative. E' già qualcosa. Sarebbe stata questa l'autocritica davanti ai suoi parlamentari.
Quindi giù di emendamenti, ridimensioniamo il dirigente, prevediamo delle riserve per TFA e PAS, pensiamo agli idonei etc etc.
Tutti palliativi, in realtà, l'impianto resta e questi aggiustamenti sono trovate per non perdere quel punto percentuale alle amministrative. Moneta che cercherà di scambiare con quei docenti che sono lo zoccolo dell'elettorato del partito. Nell'attesa di leggere il contenuto, ci chiediamo chi pagherà le letterine che saranno inviate ai docenti con lo scopo di recuperare consensi elettorali.
Tutto sulla riforma, con il testo del DDL