Patriarcato e scuola: una sfida culturale aperta. Lettera

Inviata da Enrico Fortunato Maranzana – Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha dichiarato: “Il patriarcato non c’è più… è finito con la riforma del diritto di famiglia nel 1975, che ha sostituito la famiglia fondata sulla gerarchia con quella sull’uguaglianza”.
Se questa affermazione è vera sul piano formale, sul piano sostanziale non lo è. Il patriarcato, infatti, non è solo un sistema di norme ma un fatto culturale profondo,
radicato nella società, che le scuole dovrebbero contribuire a superare.
Seguendo l’enunciato di Marshall McLuhan, “Il mezzo è il messaggio”, le scuole potrebbero leggere con maggiore attenzione il mondo giovanile. In esso, la pornografia esercita un’influenza educativa importante, banalizzando i rapporti affettivi e proponendo modelli caratterizzati dal dominio, dal possesso e dal consumo immediato.
Questi tratti, residui di una cultura patriarcale, si manifestano in atteggiamenti di violenza, senso di superiorità e mancanza di empatia.
Per contrastare questa deriva, la scuola dovrebbe proporre percorsi di approfondimento sul significato della parola Amore, esplorandone le molteplici dimensioni: rispetto, empatia, reciprocità, condivisione. Si tratterebbe di offrire una prospettiva positiva e formativa su un aspetto essenziale per la crescita personale e sociale.
Significativa è l’indifferenza generale verso la valorizzazione di figure che banalizzano l’affettività, come dimostrano la frequente presenza di attori pornografici nei media e il loro trattamento come modelli di successo. Questo scenario contrasta con la missione educativa della scuola, che dovrebbe promuovere la riflessione critica, il rispetto reciproco e la costruzione di relazioni autentiche.
È necessario, dunque, mettere in risalto il divario tra i valori che s’intende trasmettere e quelli prevalenti nello scenario informativo e culturale, indicando la corretta via. Solo così sarà possibile costruire una società fondata sull’uguaglianza e sul rispetto reciproco.