Disservizi in una mensa scolastica a Torino, l’assessore precisa: “Già al lavoro affinché vengano risolti al più presto”

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Protesta a Torino per le condizioni inaccettabili del servizio mensa, avviato appena quattro giorni fa, in una scuola primaria.

Il malcontento ha raggiunto il suo apice, segnala Torino Cronaca, quando una ventina di madri, esasperate, si sono riunite davanti ai cancelli della scuola in segno di protesta, portando il pranzo da casa per i loro figli.

Con un costo che varia dai 1,48 ai 6,30 euro a pasto, l’indignazione cresce considerando che spesso il cibo non è sufficiente per tutti i 420 alunni della scuola anche, se, la situazione in questo caso pare si stia normalizzando.

Il responsabile del servizio della mensa scolastica ha assicurato che vengono acquistati alimenti di prima qualità e trasformati seguendo le regole della buona cucina, promettendo un suo impegno personale nella risoluzione della situazione. Anche il Comune ha ammesso le difficoltà dei primi giorni del nuovo appalto, rinnovato dopo 11 anni, sottolineando l’investimento significativo effettuato nel nuovo servizio di ristorazione.

L’assessora Carlotta Salerno ha ribadito l’importanza che la città ha conferito a questo nuovo appalto e ha annunciato una task force dedicata per risolvere i problemi emersi. L’obiettivo è superare in brevissimo tempo queste difficoltà iniziali per avviare la fase più significativa del progetto, che include la progettazione con scuole e famiglie e l’innovazione alimentare.

A Orizzonte Scuola precisa, ulteriormente: “Sono emersi disservizi in alcune scuole nei primi giorni di una trasformazione radicale del servizio di ristorazione scolastica, sui quali la Città è già al lavoro affinché vengano risolti al più presto. Disservizi che tuttavia attengono perlopiù alla tempestività del servizio offerto e alle quantità delle preparazioni”.

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