Passaggio di cattedra e passaggio di ruolo: differenze tra i due movimenti
Passaggio di cattedra e passaggio di ruolo sono due movimenti differenti che richiedono specifici requisiti. Vediamo quali
Una lettrice ci scrive:
“Sono una docente di ruolo in lingua francese in un’istituto professionale(quindi secondo grado) e sto pe conseguire l’abilitazione in inglese per la secondaria di primo grado. Un docente nella mia situazione potrà in futuro fare domanda di passaggio di cattedra/ruolo “contemporaneamente”? Perché dalla mia scuola alla secondaria di primo grado si cambierebbero sia la classe di concorso che il grado”
La mobilità può essere di due tipologie, territoriale e professionale.
La mobilità territoriale riguarda i trasferimenti, mentre la mobilità professionale riguarda i passaggi di cattedra e i passaggi di ruolo
Quali differenze
I diversi movimenti possono essere chiesti contemporaneamente dai docenti interessati e in possesso dei requisiti necessari.
Il trasferimento è un movimento con il quale si chiede una scuola diversa per la stessa classe di concorso di titolarità.
Con il passaggio di cattedra si chiede una classe di concorso diversa nello stesso grado di titolarità.
Con il passaggio di ruolo si chiede una classe di concorso in un altro grado di istruzione, diverso da quello di titolarità.
Passaggio di cattedra e passaggio di ruolo, quali requisiti
Per partecipare alla mobilità professionale i docenti, al momento della presentazione della domanda, devono aver superato l’anno di prova nel ruolo di appartenenza.
Gli stessi devono, inoltre, essere in possesso dei titoli necessari, cioè della specifica abilitazione per il passaggio al ruolo richiesto oppure, per quanto riguarda i passaggi di cattedra, della specifica abilitazione alla classe di concorso richiesta.
Passaggio di cattedra e passaggio di ruolo, su quali posti
Il passaggio di cattedra e il passaggio di ruolo vengono disposti su precise aliquote, così come indicato nel CCNI sulla mobiità.
Si tratta di un’aliquota calcolata sui posti rimasti disponibili una volta effettuati i trasferimenti della I fase (comunale) e della II fase (provinciale).
Nello specifico il 50% delle disponibilità residue viene destinato alle immissioni in ruolo e il restante 50% alla mobilità della III fase, così ripartito: il 25% ai trasferimenti interprovinciali e il 25% ai passaggi di cattedra e ai passaggi di ruolo.
Conclusioni
La nostra lettrice, titolare nella scuola secondaria II grado e a breve in possesso del titolo di abilitazione per il I grado, è interessata alla mobilità nella secondaria di I grado.
Il movimento che la riguarderà è, quindi, un passaggio di ruolo con il quale chiederà una nuova classe di concorso in un altro grado di istruzione, da Francese nel II grado, dove è titolare, a Inglese nel I grado, classe di concorso per la quale possiederà la necessaria abilitazione.
Non dovrà, pertanto, presentare contemporaneamente, come lei chiede, anche domanda di passaggio di cattedra, ma soltanto quella di passaggio di ruolo..
Se la docente otterrà il passaggio di ruolo richiesto dovrà svolgere l’anno di prova nel nuovo grado di istruzione di titolarità
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