PAS, per il ruolo docenti potrebbero dover cambiare provincia/regione

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PAS e concorsi agevolati per docenti con tre annualità di servizio: potrebbe arrivare oggi la risposta del Ministro Bussetti e del Premier Conte sulla proposta unitaria dei sindacati FLCGIL, CISL, UIL, SNALS e GIlda. 

Cosa sappiamo della proposta

Cio che è noto fa riferimento al comunicato dei sindacati e all’articolo di Italia Oggi di venerdì 17 maggio 2019 in cui vengono forniti alcuni dettagli.

Obiettivo: garantire che tutti i 55.000 docenti potenzialmente interessati possano conseguire l’abilitazione

Modalità – percorso abilitante gestito dalle Università con la collaborazione delle scuole, finalizzato alla diretta immissione in ruolo.

Avvio: già da settembre 2019 per circa 25.000 docenti, assunti su supplenza annuale avviati al corso di formazione e poi assunti a tempo indeterminato sullo stesso posto.

A regime: graduatorie regionali da scorrere per le immissioni in ruolo.

Vantaggi (secondo i sindacati): “i candidati avranno una doppia possibilità, e soprattutto potrebbero concorrere almeno per due regioni: quella del concorso ordinario e quella della procedura straordinaria.

La possibilità di partecipare ad entrambe le procedure permette ai candidati di scegliere liberamente in quali regioni concorrere con consapevolezza.”

Cosa non sappiamo ancora

Valore selettivo: in quale fase del percorso è attribuito il valore selettivo. L’intesa del 24 aprile parla infatti di PAS Percorsi Abilitanti e Selettivi.

I 25.000: sulla base di cosa verrebbero scelti i primi 25.000 docenti da destinare a supplenza annuale – corso – assunzione a tempo indeterminato.

Come si conciliano assunzioni docenti con tre annualità  nelle regioni e per classi di concorso con graduatorie ancora esistenti del 2016 o 2018.

Docenti potrebbero dover cambiare provincia/regione

I potenziali interessati al PAS – ha fatto sapere il Ministero – sono circa 55.000.

Non sappiamo la loro dislocazione territoriale, nè sappiamo come sono state acquisite le 3 annualità che danno diritto all’accesso al corso.

Secondo quanto indicato nel DL59/2017 per annualità si intende infatti “servizio prestato per almeno 180 giorni o il servizio prestato ininterrottamente dal 1° febbraio sino al termine delle operazioni di scrutinio”[“valutabili come tali ai sensi dell’articolo 11, comma 14, della legge 3 maggio 1999, n. 124”].

Dunque, non è detto che tutti questi docenti abbiano svolto servizio su posti vacanti, per alcuni di essi può essersi trattato di supplenze al 30 giugno o addirittura supplenze temporanee.

Ciò significa che non necessariamente il posto vacante da assegnare in ruolo potrà essere nella stessa provincia/regione di residenza.

Non a caso, forse, i sindacati parlano  “di scegliere liberamente in quali regioni concorrere con consapevolezza.”

Forse, prima dell’ok al provvedimento, i docenti interessati avrebbero diritto a conoscere nel dettaglio l’accordo e anche quali saranno i vincoli territoriali previsti dopo l’assunzione.

Per i docenti neoassunti dal concorso 2019 infatti il DL L.vo 59/2017 prevede un vincolo territoriale e sulla classe di concorso di cinque anni.

Precari 36 mesi, Sindacati: PAS con graduatorie regionali e concorso, due regioni da scegliere

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