Parla la guida turistica precipitata da un traliccio: “E se fosse successo ad un ragazzo?”

Arriva il racconto della guida turistica caduta ieri dopo essersi appoggiata ad un traliccio durante una visita guidata ad una scolaresca in gita.
La guida, nel corso di un’intervista al Messaggero, racconta l’accaduto: “Mi sono appoggiata al traliccio, come facevo sempre in quella parte della passeggiata del Gianicolo. Inaspettatamente, il legno ha ceduto e sono caduta. Prima ho saltato due metri e poi sono scivolata. Non riuscivo a fermarmi, non trovavo punti di appoggio. Infine, mi sono schiantata contro un tronco che ha fermato la caduta. Ho capito immediatamente che la situazione era seria“.
La donna ha proseguito: “Non riesco ancora a credere che sia successo un evento così grave. Sotto la barriera c’è un fosso di due metri, che è stata la distanza del mio primo salto. Poi sono caduta per altri metri. Mi considero fortunata perché, oltre a graffi e lividi, i medici mi hanno diagnosticato una costola incrinata. Tuttavia, c’è stato anche lo shock della classe che mi ha visto cadere nel vuoto. Una volta fermata dall’albero, ho iniziato a chiedere aiuto e hanno capito che ero cosciente e lucida“.
La donna non si dà pace: “E se fosse stato un ragazzo al mio posto? I vigili del fuoco sono arrivati e mi hanno aiutato e soccorso. Si sono accertati delle mie condizioni e mi hanno estratto dalla vegetazione in quella zona impervia del colle. Ero cosciente, ma scioccata e spaventata. Inoltre, non riuscivo a capire le mie condizioni. Avevo dolore dappertutto”.
“La questione seria da affrontare, una volta guarita, riguarda la sicurezza in un luogo come il Gianicolo che ogni giorno ospita turisti e classi scolastiche. E se fosse stato un ragazzo di quella classe al posto mio? Ecco perché ho deciso di andare avanti“, conclude la guida turistica.