Parla il papà del bimbo di 4 anni senza cibo a scuola: “Disumano, a casa gli ho dato il prosciutto cotto che non aveva avuto a mensa”

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Un bambino di quattro anni è stato lasciato senza pranzo nella scuola dell’infanzia perché il padre, un insegnante, era in arretrato di pochi euro sul pagamento della mensa.

L’episodio, avvenuto in una scuola dell’infanzia abruzzese, ha scatenato una forte polemica, con il genitore che ha denunciato l’accaduto sui social media. “Non ho ricevuto alcuna notifica di morosità”, ha dichiarato il padre, aggiungendo che avrebbe provveduto immediatamente al pagamento se fosse stato informato. L’uomo ha poi sollevato una questione più ampia: “Cosa sarebbe successo se il mancato pagamento fosse dipeso da reali difficoltà economiche?”.

Il padre ha espresso preoccupazione per il messaggio educativo veicolato da questo tipo di gestione del servizio mensa, definendolo un sistema disumanizzato che applica la logica burocratica al diritto allo studio.

Il padre ha sottolineato la solidarietà ricevuta da altri genitori e insegnanti, preoccupati per un sistema che non tiene conto del fattore umano. “Gli insegnanti sono vittime di questo sistema tanto quanto gli utenti“, ha affermato, ribadendo che la responsabilità non è del personale scolastico, ma di un’impostazione generale che privilegia l’efficienza alla sensibilità.

Il padre ha raccontato di aver dovuto acquistare del prosciutto cotto per il figlio, rimasto senza pranzo a scuola, e di stare cercando di proteggerlo dalle conseguenze mediatiche della vicenda. “Volevo solo esprimere il mio disappunto e suggerire un miglioramento del servizio”, ha concluso, sottolineando l’importanza di educare i bambini a valori come l’inclusione e l’umanità.

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