Parità scolastica e bisogni educativi speciali: in Emilia Romagna approvato emendamento presentato da Forza Italia e proposta una risoluzione per garantire equità e innovazione

Un passo avanti per il sistema educativo dell’Emilia-Romagna arriva grazie all’approvazione di un emendamento al Documento economico-finanziario regionale (Defr), presentato dalla consigliera regionale di Forza Italia, Valentina Castaldini.
L’emendamento impegna la giunta regionale a verificare la piena attuazione della Legge 62/2000, che riconosce le scuole paritarie come parte integrante del sistema pubblico. A 25 anni dalla sua istituzione, la norma continua a scontrarsi con disparità di finanziamento che limitano la reale libertà di scelta educativa delle famiglie. Con l’iniziativa, Forza Italia punta a riportare il tema della parità scolastica al centro del dibattito regionale, sottolineando l’urgenza di garantire un trattamento equo tra scuole statali e paritarie.
Un tavolo di lavoro per i bisogni educativi speciali
Parallelamente, la consigliera Castaldini ha depositato una risoluzione per l’istituzione di un tavolo di lavoro dedicato ai bisogni educativi speciali e ai disturbi specifici dell’apprendimento Il tavolo, che coinvolgerà l’Ufficio scolastico regionale, i Comuni e le associazioni scolastiche, avrà l’obiettivo di sperimentare soluzioni innovative e definire nuove linee guida per migliorare il supporto agli studenti con BES/DSA.
Secondo i dati ISTAT relativi all’anno scolastico 2023-2024, in Emilia-Romagna gli alunni con BES/DSA rappresentano l’11% del corpo studentesco, una percentuale superiore alla media nazionale dell’8,6%. La distribuzione varia dal 16,3% nella scuola secondaria di primo grado al 15,1% nella scuola secondaria di secondo grado, con percentuali più basse nella scuola dell’infanzia e primaria.
Inclusione scolastica e sostegno alle famiglie
L’aumento degli alunni con bisogni educativi speciali richiede un impegno crescente da parte delle istituzioni scolastiche, che devono garantire interventi personalizzati attraverso strumenti come il Piano Didattico Personalizzato (PDP). Tuttavia, i costi per materiali, ausili e personale di supporto ricadono spesso sui Comuni, sulle scuole o, in alcuni casi, direttamente sulle famiglie. “La crescente incidenza degli alunni con BES/DSA in Emilia-Romagna richiede soluzioni concrete e tempestive”, ha dichiarato Castaldini, sottolineando l’importanza di un intervento coordinato per alleggerire il peso economico e organizzativo che grava sulle famiglie.