Coronavirus, UDIR: chiudete le scuole, inutile tenerle aperte. ATA a lavoro senza motivo

La bozza del decreto sulle misure per contenere la diffusione del coronavirus in Italia non prevede la chiusura delle scuole.
“E’ una scelta sbagliata, ho sentito in questi giorni diversi dirigenti che hanno posto l’attenzione su quale autorità ci fosse nell’andare a scuola e quindi aprire le scuole quando tutti i cittadini hanno avuto delle limitazioni nella libertà di movimento – dichiara Pacifico -. Il lavoro delle segreterie si può fare in remoto, dalla propria abitazione, così come il lavoro di coordinamento di tutte le attività, incluso quelle delle attività a distanza con il personale docente. Il ministero d’altra parte ha indicato come la procedura telematica sia quella primaria da seguire anche per le riunioni collegiali.
Una scelta poco comprensibile nel momento in cui si ribadisce che tutto il personale sarà retribuito, e si costringono i dirigenti scolastici a recarsi a scuola. Si può coordinare tutto a distanza senza bisogno di andare in sede, visto che i docenti non ci sono. Non si capisce nemmeno perché si costringe il personale ATA a recarsi negli istituti senza motivo, considerato che a scuola c’è poco da fare. Udir ribadisce la necessità, come abbiamo scritto anche al presidente del Consiglio diversi giorni fa, visto il problema di sanità pubblica di disporre la chiusura di tutte le scuole, garantendo la didattica a distanza. Ciò che avviene negli atenei.
Non vorremmo rivedere la normativa per capire se debba essere inserito il rischio biologico pure nel Dvr, al punto tale da costringere ogni dirigente a chiedere al Prefetto la chiusura delle scuole in ragione della sanità pubblica, fermo restando la garanzia dei servizi essenziali a distanza. I dirigenti scolastici hanno lo stesso diritto dei rettori di chiudere le loro scuole. Dovrebbe essere il governo e quindi il ministero che, preso atto delle misure restrittive nelle libertà di movimento dei singoli cittadini, si rende conto che è inutile tenere la scuola aperta.
Speriamo che questa sia solo una bozza e che il Governo ci ascolti chiudendo le scuole con la garanzia del lavoro a distanza di tutto il personale sia dirigente che amministrativo“, conclude Pacifico.
Si attende nelle prossime ore la pubblicazione del nuovo decreto, nel quale probabilmente non verrà disposta la chiusura delle scuole.