Pacifico (Anief): “Il governo Draghi non ha a cuore la scuola. Occorre che si intervenga sul serio anche sugli Ata, troppo spesso dimenticati” [INTERVISTA]

Mancano meno di dieci giorni alle elezioni politiche. I partiti si apprestano a concludere una campagna elettorale compressa, realizzata in estate, come mai prima d’ora. La scuola è tra gli argomenti trattati, ma i sindacati chiedono maggiore rispetto per l’argomento visto i numerosi problemi ancora irrisolti.
A Orizzonte Scuola interviene il presidente di Anief, Marcello Pacifico: “Quanto è successo con il docente esperto ha dimostrato che il governo Draghi non ha a cuore la scuola. D’altronde si era già visto, al di là dei proclami. I protocolli firmati sono stati traditi. Quello che ci aspettiamo dalla prossima legislatura è che si intervenga davvero sulle priorità della scuola, dagli organici al reclutamento passando per le strutture scolastiche. Abbiamo realizzato un manifesto con 13 priorità e uno specifico per gli Ata, troppo spesso dimenticati”.
Un’altra questione è quella dell’organico Covid.
“Per due anni la scuola ha avuto un organico aggiuntivo a prima di 80mila persone tra docenti e Ata, poi di 40mila – invece quest’anno sembrerebbe che non ce ne sia bisogno, ma non è così: la scuola ha i problemi di sempre, quelli legati alla pandemia, e deve affrontare la crisi energetica”.
Il contratto, invece…
“È scaduto da quattro anni e il governo aveva promesso con il patto per la scuola più risorse, mentre ad oggi il personale ha stipendi lontani di 10 punti dall’inflazione. Nella prossima Legge di bilancio si dovrebbero ripristinare i 10 miliardi tagliati alla scuola dell’autonomia e aumentare di un punto la spesa di Pil per l’istruzione”