Pacifico (Anief): necessario investire su istruzione e ricerca per il bene della nazione

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Comunicato Anief – Il presidente Anief, Marcello Pacifico, nel corso dell’intervista a Sicilia Tv, ha affermato che “il Governo ha presentato un piano per combattere le classi-pollaio:

finalmente ha preso la decisione di ridurre il numero degli studenti per aula e difendere il diritto allo studio, andando a minare la dispersione scolastica.

Durante gli Stati Generali, col premier Giuseppe Conte, ho ribadito la necessità d’intervenire subito, perché la scuola deve ripartire a settembre in sicurezza. L’istruzione deve essere vista come un investimento, non come una spesa, l’ho sottolineato anche al Cnel in settimana. Lo stiamo dicendo pure alla commissione europea: bisogna stanziare per questo settore almeno il 10% delle risorse del prossimo Recovery Fund: si tratta di 17 miliardi, indispensabili per riprogrammare gli organici nel rapporto tra alunni-personale-edifici, mettere in sicurezza gli edifici per il rientro in presenza a settembre con nuove classi, per reclutare personale docente e amministrativo afferente a scuola, università, conservatori, accademie ed enti di ricerca”.

“Inoltre, per permettere il giusto distanziamento in classe – ha aggiunto Pacifico – bisogna riaprire i plessi dismessi in più di un decennio, circa 15mila, assumere i precari dalle graduatorie statali che abbiamo, sia docenti che Ata. Solo così si può ripartire a settembre: tutto il resto non dà soluzioni valide, dobbiamo fare in modo che famiglie, studenti e lavoratori siano posti in una condizione di tranquillità. Abbiamo infatti chiesto al premier Conte di stanziare già ora, nel Decreto Rilancio, le cifre necessarie”.

Per quanto riguarda l’Università, il leader dell’Anief ha affermato che “è necessario rivalutare il titolo di dottorato, reclutare i ricercatori. C’è una legge che afferma come per diventare dirigenti pubblici sia necessario avere un dottorato di ricerca, ma non viene applicata perché manca il decreto attuativo. Bisogna destinare risorse alla ricerca”.

Per quanto concerne il turismo, Pacifico ha detto che “abbiamo promosso un piano di valorizzazione del patrimonio culturale: dobbiamo convertire il tessuto industriale all’ecosostenibile e alle infrastrutture. Dobbiamo tornare alla vocazione delle nostre tradizioni storico-culturali, indirizzandole verso la tutela dell’ambiente”.

A proposito delle emergenze, il sindacalista autonomo ha sottolineato come “nel pubblico impiego si vada in pensione a 67 anni: bisogna guardare all’Europa dove si va in quiescenza prima, a 63. Occorre poi avere una pubblica amministrazione più snella ed efficiente. Necessario investire sulla ricerca e sull’istruzione, perché è tra i banchi di scuola che si formano i cittadini del domani”.

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