PA, Zangrillo: “98% dipendenti pubblici è valutato come eccellente: è una contraddizione. Presto un disegno di legge per premiare il merito”

Il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha annunciato la presentazione imminente di un disegno di legge in Consiglio dei Ministri, con l’obiettivo di introdurre nuove misure per premiare il merito all’interno della PA.
“Oggi nella Pubblica Amministrazione il 98% dei dipendenti è valutato come eccellente, ma i cittadini non ci percepiscono così. Dobbiamo colmare questa contraddizione e valorizzare davvero chi merita”, ha dichiarato Zangrillo durante la trasmissione “Giù la maschera” su Radio 1 Rai.
Riforme per incentivare il merito
Il disegno di legge punterà a introdurre strumenti concreti per premiare i dipendenti più meritevoli, superando il modello attuale in cui la quasi totalità dei lavoratori viene giudicata con valutazioni molto elevate, senza reali distinzioni di merito. “Voglio eliminare la realtà secondo cui sono tutti bravi. Serve un sistema di valutazione più realistico ed efficace”, ha aggiunto il ministro.
Assunzioni e digitalizzazione: il bilancio del 2024
Zangrillo ha ricordato i passi avanti compiuti negli ultimi anni per potenziare la Pubblica Amministrazione, sottolineando che:
- nel 2023 e 2024 sono state assunte 150.000 persone, molte delle quali under 40;
- sono state digitalizzate le procedure concorsuali, velocizzando i processi di selezione;
- è in corso un impegno per recuperare il terreno perduto dopo anni di blocco del turnover.
“Sappiamo che mancano persone nella PA, ma ci stiamo muovendo per colmare il gap”, ha concluso Zangrillo.
Il nuovo disegno di legge si inserisce in questa strategia, mirando a rendere la PA più efficiente e meritocratica, rispondendo meglio alle esigenze dei cittadini. La “ricetta” del Ministro inoltre prevede il reclutamento di giovani diplomati provenienti dagli ITS Academy, che potranno essere assunti direttamente come funzionari nella pubblica amministrazione (il Decreto PA, infatti, ha disciplinato una riserva del 10% dei posti per i diplomati degli ITS e degli istituti tecnici).