Pa, tutti i numeri ufficiali del pubblico impiego. Il 79% delle donne lavora nella scuola

La Corte dei Conti, con la relazione 2020 presentata al Parlamento, espone tutti i dati relativi alla Pubblica Amministrazione. I dati si riferiscono al 2018.
Nell’anno 2018 il personale pubblico si è attestato sul livello di 3,2 milioni di unità, in leggera flessione rispetto all’anno precedente (-0,6%).
Nel confronto con il 2010, anno di avvio delle limitazioni alla facoltà di reclutamento da parte della PA, la flessione risulta molto più consistente, pari a 2,7 punti percentuali (circa 91mila unità in meno), attribuibile al trend del settore delle autonomie locali (-7,1%), solo marginalmente compensata dal lieve aumento dei dipendenti delle amministrazioni centrali (+0,7%).
Resta confermata la concentrazione, per oltre due terzi del totale, in soli tre comparti di contrattazione nazionale: Scuola (35,1 per cento), Sanità (20,1 per cento) e Regioni ed Enti locali (13,1 per cento).
Approfondendo l’analisi per genere, i dati 2018 evidenziano la prevalenza percentuale delle donne (57 per cento). In dettaglio, la componente femminile è maggiormente presente nel comparto Istruzione e ricerca (77 per cento), in particolare nella scuola (79 per cento).
Per quanto riguarda il dato anagrafico, nel 2018 persiste il progressivo incremento dell’età media dei dipendenti pubblici, oramai superiore a 50 anni (43,5 nel 2001), da ricondurre agli effetti connessi alle politiche restrittive in materia di assunzioni.
In particolare per la scuola si segnala che il dato risulta in crescita rispetto al 2017 (1,7% di crescita).
Rispetto all’anno 2010, la consistenza del personale della scuola registra un forte incremento per effetto delle assunzioni di nuovi docenti, in relazione alla creazione dell’organico dell’autonomia scolastica, nell’ambito del cosiddetto piano per la buona scuola finalizzato al potenziamento dell’offerta formativa e delle misure previste per l’assunzione di significative quote di personale precario a partire dal 2011.
TABELLE