Organico di fatto e di diritto, per il Comitato europeo dei diritti sociali va esaminato il reclamo collettivo Anief 

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Secondo il “Comitato europeo dei diritti sociali”, vi sono tutte le condizioni per esaminare il reclamo collettivo presentato dall’Anief in difesa dei diritti di docenti di sostegno italiani sulla questione Organico di fatto-Organico di diritto così come sulla questione della carenza dei docenti specializzati. 

La decisione è stata comunicata direttamente al presidente del giovane sindacato, Marcello Pacifico: Henrik Kristen, deputato e segretario del Comitato, ha spiegato che sulla base del Protocollo addizionale alla Carta Sociale Europea che esamina i ricorsi, “il Comitato Europeo dei Diritti Sociali ha dichiarato ammissibile il suddetto ricorso”.

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La risposta positiva del “Comitato europeo dei diritti sociali” – istituito nel 1995 ai sensi dell’articolo 25 della Carta sociale europea e composto da 15 membri – è stata già notificata al Governo italiano, che è stato anche invitato “a presentare osservazioni scritte sul merito del ricorso entro il 13 maggio 2022”. Nel contempo, al sindacato Anief, che ha proposto il reclamo, è stato a sua volta già chiesto di “presentare una risposta alle argomentazioni del Governo entro un termine da essa determinato”.

L’avvocato Anief Walter Miceli, commentando la decisione del Comitato europeo dei diritti sociali, ha affermato che il reclamo è stato presentato perché il Ministero dell’Istruzione italiano, mantenendo l’artificiosa distinzione tra organico di fatto e organico di diritto, ha favorito l’aumento del precariato scolastico, con conseguente violazione anche della clausola 5 dell’accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato, allegato alla direttiva n. 1999/70/CE.

Anief, inoltre, nel reclamo collettivo ha posto il tema della mancata apertura dei corsi di specializzazione a migliaia di precari di anno in anno utilizzati sui posti di sostegno.

Se il reclamo sarò accolto, il Governo italiano, per non incorrere in una procedura d’infrazione per violazione delle norme dell’Unione Europea, dovrà rapidamente convertire tutto l’organico di fatto di sostegno in organico di diritto e dovrà, inoltre, facilitare l’accesso dei docenti precari ai corsi di specializzazione.

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