Organico Covid docenti e Ata, appello alla politica: “Siamo stanchi delle bugie, è il momento di affrontare la nostra situazione” [VIDEO]
Continua il focus di Orizzonte Scuola sull’organico Covid docenti e Ata con le voci di chi ha perso il lavoro e si trova in una situazione drammatica.
I 50mila operatori scolastici, che comprendono soprattutto gli Ata (oltre il 60%), ma anche insegnanti, sono ormai allo stremo. Si tratta di operatori, in prima linea nella lotta contro il Covid quando la pandemia era all’apice, ma adesso tagliati fuori dalla scuola pubblica a causa della mancanza di personale, nonostante le promesse del governo.
Oggi è il turno di Antonella Rodi, Filippina Morbino e Gabriella De Vita.
ANTONELLA RODI
“Sono Antonella Rodi, faccio parte del Comitato organico aggiuntivo. Chiedo allo Stato un organico aggiuntivo che vada a sopperire tutte le carenze di personale che ci sono ad oggi nelle scuole. Carenze che comportano numerosi rischi per i ragazzi”.
E ancora: “Chiediamo un tavolo tecnico per la nostra stabilizzazione. Quello che è stato fatto per i sanitari perché non può essere fatto anche per la scuola? Perché non si può aggiungere un organico nelle scuole e prevedere, dunque, l’assunzione di più personale. Lo chiedo al Ministero, ho parlato anche con il mio governatore ma mi ha detto che non è competenza sua”.
FILIPPINA MORBINO
“Sono Filippina Morbino e faccio parte dell’organico Covid. Ho avuto la fortuna di lavorare nella scuola dell’infanzia come collaboratore scolastico. Abbiamo sopperito a tante cose, abbiamo garantito la sorveglianza e l’igiene necessaria. La situazione nelle scuole è grave, gravissima. Se non facciamo sentire la nostra voce, nessuno lo capirà”.
GABRIELLA DE VITA
“Sono Gabriella De Vita, nemmeno dieci giorni fa abbiamo richiesto un tavolo tecnico per l’inserito dell’organico Covid. Siamo stati sfruttati durante l’emergenza. Da giugno siamo senza lavoro, siamo stanchi, stanchi delle bugie del governo. Carnevale sta per finire, cari signori politici, è arrivato il momento di buttare la maschera e cercare di affrontare seriamente la nostra situazione, la situazione di 55mila esseri umani”.