Organico aggiuntivo Ata, nel decreto PA bis un primo passo verso i 40 mila posti almeno fino a giugno: Anief avvia i ricorsi per chi ha lavorato nel 2021 e 2022 percependo uno stipendio ridotto

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È un risultato importante quello sull’organico aggiuntivo Ata nella scuola, indispensabile per portare in porto i progetti del Pnrr e ottenuto con la versione definitiva del decreto 75 PA bis approvato alla Camera e quindi al Senato alcuni giorni fa sulla spinta degli emendamenti ad hoc del sindacato Anief: la stessa organizzazione sindacale ha stimato che a settembre saranno circa 12 mila le unità di personale Ata ad essere assunte a tempo determinato almeno sino alla fine del 2023.

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda che “il Mef ha autorizzato lo storno del finanziamento inziale di 50 milioni, da considerare utile fino a dicembre perché bisogna aspettare la prossima Legge di Bilancio. Con il sostegno e la mobilitazione degli iscritti ad Anief vogliamo fare finanziare, nella prossima legge di bilancio, l’organico aggiuntivo almeno per tutto il prossimo anno scolastico. Oltre che aumentarlo almeno fino alle unità di ATA e collaboratori degli anni precedenti, quindi almeno 40 mila unità che corrispondono a cinque Ata a scuola autonoma”.

Anief ha quindi deciso di rivolgersi in particolare a tutti coloro che hanno sottoscritto un contratto relativo all’organico aggiuntivo nel 2021 e 2022 e che quindi hanno lavorato nella scuola durante o subito dopo la pandemia da Covid: questi lavoratori precari hanno ora l’opportunità di presentare gratuitamente ricorso con Anief per avere il salario accessorio negato (retribuzione professionale docenti – Rpd e contributo individuale accessorio – Cia) e l’assegno una tantum se anche supplenti brevi nel 2023. Tali docenti possono recuperare, dunque, da uno a due stipendi: per informazioni ulteriori e adesioni cliccare su questo link.

LA NORMA DEL DECRETO PA BIS CHE REINTRODUCE L’ORGANICO AGGIUNTIVO

Il testo dell’emendamento approvato dal Parlamento.

Organico aggiuntivo ATA

Dall’attività parlamentare invece, in seguito alla seduta delle commissioni riunite I e XII della Camera dei deputati sono stati approvati alcuni emendamenti importanti. Fra questi c’è quello relativo all’organico aggiuntivo ATA. Con emendamento dei relatori, nella consapevolezza della necessità di rafforzare le segreterie scolastiche in questa fase nella quale le scuole sono chiamate ad attuare la parte più consistente delle azioni previste dal PNRR, si è previsto uno stanziamento di 50 milioni di euro per il 2023, così che, già a partire da settembre, le scuole possano dotarsi di personale amministrativo aggiuntivo, ivi compreso quello ausiliario. I fondi sono stati reperiti nella disponibilità del ministero dell’istruzione, in considerazione del mancato avvio dei percorsi universitari di abilitazione.

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