Organico aggiuntivo Ata, 50 milioni di euro e circa 10mila posti: le prime istruzioni operative. Il punto con Pacifico (Anief) LIVE Martedì 29 agosto alle 17:30
Dopo un anno di blocco, le scuole potranno avere quell’organico Covid che ora si può chiamare organico Pnrr. Si inizia con un finanziamento per migliaia di unità di Ata e collaboratori scolastici, poi si cercherà con la Legge di Bilancio di finanziare il progetto per tutto l’anno scolastico 2023/24 e poi per tutta la durata del Pnrr.
Alle 16:00 sindacati convocati per le prime istruzioni operative in vista del prossimo anno scolastico. Secondo le prime stime, ad essere coinvolte dovrebbero essere circa 12mila unità di personale Ata. Alle 17:30, in diretta su Orizzonte Scuola TV, su Facebook e YouTube, faremo il punto della situazione. In collegamento Marcello Pacifico, presidente nazionale di Anief. Conduce Andrea Carlino.
Il provvedimento
Il personale ATA aggiuntivo, sulla scia del vecchio organico Covid nel periodo della pandemia, servirà alle scuole per poter portare a termine i progetti legati al PNRR. Le scuole, valutate le necessità, attingeranno dalle graduatorie di istituto. Si tratterà di supplenze brevi, fino massimo al 31 dicembre 2023. Potrebbe accadere che, trovando le risorse, l’organico aggiuntivo venga protratto al 2024. Le graduatorie utili per poter assumere detto personale sono quelle di terza fascia o quelle di circolo e di istituto della prima fascia.
Le istituzioni scolastiche impegnate nell’attuazione degli interventi relativi al PNRR possono attingere alle graduatorie di istituto per lo svolgimento di attività di supporto tecnico, finalizzate alla realizzazione dei progetti finanziati dal PNRR di cui hanno la diretta responsabilità in qualità di soggetti attuatori.
Per le finalità di cui al primo periodo le istituzioni scolastiche sono autorizzate, nei limiti delle risorse ripartite ai sensi del terzo periodo, ad attivare incarichi temporanei di personale amministrativo, tecnico e ausiliario a tempo determinato fino al 31 dicembre 2023. Per le finalità di cui al presente comma, nello stato di previsione del Ministero dell’istruzione e del merito è istituito un fondo, con la dotazione di 50 milioni di euro per l’anno 2023, da ripartire tra gli uffici scolastici regionali con decreto del Ministro dell’istruzione e del merito.
Agli oneri derivanti dal presente comma, pari a 50 milioni di euro per l’anno 2023, si provvede mediante corrispondente riduzione dell’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 2-bis, comma 7, quarto periodo, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59.