Organici. Lombardia, sindacati: aumento alunni, ma 201 posti in meno in organico di fatto
La situazione degli organici delle varie Regioni continua a far discutere, in quanto non sufficienti a coprire il reale fabbisogno delle Istituzioni scolastiche.
La situazione degli organici delle varie Regioni continua a far discutere, in quanto non sufficienti a coprire il reale fabbisogno delle Istituzioni scolastiche.
Abbiamo già parlato della situazione del Piemonte, dove mancano all'appello 553 cattedre.
La stessa situazione di carenza degli organici sembra registrarsi in Lombardia, dove i sindacati hanno scritto un comunicato unitario all'USR e ai gruppi consiliari della Regione, per render noto che la ripartizione dei posti dell'organico di fatto per l'a.s. 2016/17 ha assegnato meno posti a fronte di un aumento della popolazione scolastica.
FLC Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams evidenziano che i posti assegnati non sono assolutamente sufficienti ad assicurare il corretto funzionamento delle istituzioni scolastiche lombarde e, conseguentemente, il diritto allo studio degli allievi.
I posti in meno, rispetto allo scorso anno scolastico, sono 201, sottolineano i sindacati, mentre la popolazione scolastica è aumentata di 5229 unità, mentre nel resto d'Italia si è verificato un calo.
Le OO.SS. lamentano, inoltre, in fatto che la Lombardia, alla luce dei numero suddetti, è stata maggiormente penalizzata rispetto alle altre regioni italiani, come testimonia anche il rapporto alunni/docenti:
Infatti, la media nazionale del rapporto docenti/alunni risulta essere di 1 docente su 10,1 alunni, media ovviamente che va dalle Regioni dove c’è una diminuzione della popolazione scolastica alle Regioni con un aumento della stessa. Rispetto alla media nazionale la Lombardia, con un aumento di 5.229 alunni, risulta avere un rapporto docenti/alunni di 1/10,4 (più alunni meno docenti).
Per le ragioni suddette, i sindacati chiedono all'USR e ai consiglieri regionali l’impegno a sostenere la richiesta al governo di ulteriori posti per difendere il livello qualitativo e quantitativo dell’istruzione della nostra Regione.