Organici ATA, novità dal 2026: un operatore scolastico per ogni plesso, circa 900 nuovi funzionari. Ministero e Sindacati definiscono i numeri

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Si è concluso l’8 maggio il ciclo di incontri dedicati alla definizione dei nuovi organici del personale ATA, in vista dell’attuazione delle modifiche previste a partire dall’anno scolastico 2026/2027. Dai report sindacali riportiamo quanto deciso.

Risorse economiche

A sostegno della riorganizzazione delle aree professionali ATA, il CCNL ha stanziato una somma pari a 36,9 milioni di euro, da utilizzare esclusivamente per la nuova articolazione degli organici.

Questa somma sarà ripartita come segue:

  • costituzione di un posto di Operatore scolastico per ciascuno dei 42.112 plessi, con un costo di circa 25 milioni di euro;
  • destinazione della parte restante – circa 11 milioni di euro – alla creazione di nuovi posti nell’area dei Funzionari EQ, aggiuntivi rispetto a quelli già previsti per i DSGA.

Nuovi posti su riduzione organico in altri profili

I posti previsti per le nuove aree saranno attribuiti tramite mobilità verticale, come stabilito dal contratto collettivo. Si tratta dei passaggi di area: da quella dei collaboratori a quella degli operatori e da quella degli assistenti a quella dei funzionari.

Questo comporterà una riduzione dell’organico nelle aree immediatamente inferiori, ovvero nei ruoli dei collaboratori scolastici e degli assistenti amministrativi.

Circa 900 nuovi funzionari

Il tema centrale della discussione ha riguardato la valutazione del costo unitario per ciascuna progressione da assistente amministrativo a funzionario. In relazione alle risorse disponibili, l’Amministrazione ha aperto alla possibilità di realizzare fino a circa 900 progressioni. Il numero iniziale sarebbe 973, con dei ritocchi.

I nuovi posti di Funzionario saranno distribuiti alle istituzioni scolastiche in base al numero di alunni iscritti, facendo riferimento in particolare alle tabelle dell’organico degli istituti di secondo grado.

Requisiti mobilità verticale

Le procedure di mobilità verticale si dovrebbero svolgere nei prossimi mesi, così da arrivare ai nuovi profili nell’anno scolastico 2026/27.

Da collaboratori scolastici a operatori i requisiti sono:

  • attestato di qualifica professionale richiesto per l’accesso dall’esterno e almeno 5 anni di esperienza maturata nell’area dei collaboratori e/o nell’equivalente area del precedente sistema di classificazione;

oppure

  • diploma di scuola secondaria di primo grado e almeno 10 anni di esperienza maturata nell’area dei collaboratori e/o nell’equivalente area del precedente sistema di classificazione.

Da assistenti a funzionari amministrativi:

il CCNL prevede almeno 5 anni di servizio + laurea.

Trattandosi di fase iniziale – riportano i sindacati – il requisito previsto resta l’aver maturato almeno tre anni di servizio nel ruolo di facente funzioni DSGA.

Si tratterà probabilmente di una procedura valutativa simile a quella già svolta a luglio scorso per i DSGA FF.

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Pubblicato in ATA

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